domenica 10 febbraio 2019

Il Catania si ricarica

A volte bisogna saper aspettare. L’occasione giusta, una circostanza propizia. Qualcosa che dia la scossa. Il Catania si fa attendere, ma alla fine il suo dovere lo fa.
Tre gol alla Casertana, tre punti pesanti incamerati in classifica e due lunghezze guadagnate sul Trapani, secondo in graduatoria. Ci sarebbe, per dirla tutta, anche un +3 di giornata sulla capolista Juve Stabia, chiamata a osservare un turno di riposo. Di valore relativo, visto che la sosta obbligata toccherà anche agli etnei, ma di certo male non può fare, soprattutto per il morale.

Il 3-0 finale sui campani è figlio di un secondo tempo intenso, che fa da make up per la prima parte di gara consegnando alla causa interessanti varianti tattiche, fondamentali buone nuove per un attacco recentemente asfittico (il rientro in campo con sigillo personale di Marotta, la partecipazione attiva di Di Piazza ai primi due centri, il ritorno al gol di Curiale) e soprattutto una ventata di fiducia in un ambiente che ancora al termine del primo tempo era sormontato da fosche nubi.

Sottil accantona il 4-3-3 per disegnare un centrocampo a rombo nel quale Bucolo agisce da vertice basso davanti alla difesa, Carriero e Biagianti sono le mezze ali e Lodi il teorico trequartista. Teorico perché in realtà il numero 10 rossazzurro svaria spesso in cerca di posizione e palloni giocabili abbassandosi per avviare l’azione o allargandosi in cerca di spazio vitale per imbeccare gli attaccanti, il rientrante Marotta e Di Piazza, entrambi beneficiari di un modulo pensato (anche) per evitare a uno dei due il sacrificio da esterno.

Il Catania, però, è ancora contratto, come se faticasse ad archiviare la non-prestazione contro la Vibonese e agevola così la vita della Casertana, imperniata sulla regia di Vacca ma incapace di attivare il capocannoniere Castaldo e più in generale di rendersi minimamente pericolosa. Una combinazione Calapai-Di Piazza-Marotta è l’unica vera occasione offensiva messa insieme nei primi 45 minuti. Troppo poco per evitare i fischi che piovono dagli spalti al ritorno negli spogliatoi, seguito di venti minuti di sciopero del tifo della curva nord.

Per vincere serve di più. Gli etnei se ne rendono conto e stavolta riescono ad alzare ritmi e tasso di aggressività. Una prepotente precussione di Calapai, il migliore in campo, fa da prologo al gol del vantaggio: Bucolo recupera palla sull’uscita della Casertana da un angolo contro e attiva Marotta, scarico per Di Piazza, traversone sul secondo palo e appoggio al volo di Lodi per Carriero, che timbra il classico gol dell’ex costringendosi a non esultare (una faticaccia, in verità).

E’ l’episodio che cambia il match. Il Catania si gasa, la Casertana non reagisce. Il centrocampo rossazzurro sale di tono, Calapai continua a spingere a destra e le punte capiscono che il momento è propizio. E’ un lancio di Lodi a innescare l’attacco dello spazio di Di Piazza, che scappa a Pascali e con intelligenza appoggia all’accorrente Marotta per il 2-0.

Giochi fatti, anche perchè la Casertana, che ha vistosi limiti dinamici, non reagisce. Castaldo, chiuso nella morsa Aya-Silvestri, gira al largo per cercare qualche pallone giocabile, ma Pisseri resta spettatore. A questo punto manca solo che torni al gol Curiale. Detto, fatto. Sottil vede premiate le sue scelte quando Manneh, sacrificato inizialmente sull’altare dell’attacco a due punte, imbecca in profondità Curiale, bravo a vincere il duello fisico con l’affannato Pascali e a battere Adamonis con un liberatorio destro in caduta.

E’ il 3-0 che chiude la gara, trasforma i fischi del 45′ in applausi e regala al Catania lo slancio necessario per presentarsi con la dovuta carica al turno infrasettimanale di mercoledì, quando si fronteggeranno le prime quattro in classifica: Trapani-Catania e Juve Stabia-Catanzaro. Non prendete impegni.

a.c) - Lasiciliaweb.it

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