domenica 10 marzo 2024

Catania, prima bloccato poi sprecone. Solo 0-0 col Potenza

 Rossazzurri evanescenti per un tempo, poco gioco, zero tiri. Ripresa vivace e propositiva, fioccano le occasioni, un paio per parte le più limpide, ma le reti restano inviolate. Fischi e contestazione delle curve a fine partita per una vittoria che non arriva.

di Salvatore Russo - Foto: Catania FC

Reti bianche al “Massimino” tra Catania e Potenza. Un pareggio che non accontenta i tifosi rossazzurri che a fine gara contestano e fischiano la squadra.

Partita tirata, fra avversari in cerca di punti preziosi per scalare la zona bassa della classifica nella quale sono rimasti impantanati.

Troppo recente per gli etnei la scoppola subita ad Avellino, e tutto quel che ne è conseguito, per trovare le coordinate giuste ed eliminare le scorie tossiche  nell’arco di novanta minuti.  

Non facile, a queste condizioni, misurarsi contro un avversario che dal punto di vista caratteriale e sembrato più compatto, ed ha giocata a viso aperto.

Ne è venuta fuori una sfida equilibrata , spenta nel primo tempo e vivace nella ripresa,  con occasioni da rete da una parte e dall’altra, un paio quelle create dal Catania sul finire del match, non finalizzate a dovere, che confermano la perdurante sterilità offensiva dei rossazzurri.

Un pareggio che serve a poco, più utile al morale che alla classifica, per la squadra di Zeoli, ritornato sulla panchina del Catania, che a fine gara ha colto qualche segnale positivo in termini di reattività, ed è già un passo avanti, anche se la classifica rimane precaria e non cambia di molto.

La partita

Ricomincia dal 4-3-3 la nuova avventura di Michele Zeoli sulla panchina del Catania con

Furlan tra i pali. Linea difensiva formata da  Castellini, Monaco, Kontek e Celli. In mediana ci sono  Sturaro, Welbeck e Zammarini. Tridente offensivo schierato con  Chiarella, Cianci e Cicerelli.

Marco Marchionni, tecnico dei lucani, risponde col  3-5-2 con Alastra in porta. Maddaloni, Hristov e Sbraga argini difensivi;  Centrocampo con  Saporiti, Candellori e Castorani, centrali  con Hadziosmanovic e Pace esterni. In attacco il duo Caturano–Volpe.

Piccolo giallo al fischio d’inizio, ritardato di mezz’ora, per  un inconsueto incidente occorso al pullman della squadra ospite lungo il tragitto verso il Massimino.

Sulle tribune ad assistere alla gara 15.873 spettatori, tra cui alcune vecchie glorie del calcio catanese: i gemelli del gol Claudio Ciceri e Gianpietro Spagnolo, accompagnati da Nino Leonardi.

Primo tempo anonimo della squadra rossazzurra, rimasta attanagliata da una paura atavica  che ha bloccato gambe ed idee.

Niente tiri in porta, nessun azione di rilievo e, come se non bastasse, anche una certa

dose di sfortuna che perseguita gli etnei, costretti al doppio cambio per infortuni,  nell’arco dei primi quaranta minuto di gioco, a complicare le cose.

Fuori Cianci, colpo alla testa, e dentro Costantino, poi Cicerelli lascia il posto a Marsura.

I potentini non stanno a guardare e nel finale di tempo sfiorano il vantaggio con una girata al volo di Caturano che finisce alta sulla traversa.

In avvio di ripresa Zeoli opera due cambi: Rapisarda e Ndoj per Celli e Sturaro.

Sono i lucani a confezionare qualche buona trama offensiva, prima con un colpo di testa di Castorani fuori misura, poi con un tentativo di Caturano, innescato da Volpe, conclusione a lato. Esce dal guscio il Catania in ripartenza con Marsura che serve in verticale Chiarella, anticipato all’ultimo istante da Alastra  in corner. Qualche minuto dopo sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi: cross di Kontek deviato in corner da Pace in anticipo  sullo stacco aereo di Costantino.

Partita vivace adesso, con i rossazzurri più incisivi e propositi. Zeoli inserisce Chiricò per Chiarella. Salgono i giri del match ed il confronto si fa serrato: i lucani si fanno vedere con un azione in velocità sulla destra di Hadziosmanovic che mette palla al centro per la girata pronta di Caturano, murata magistralmente da Monaco.

Dall’altra parte comincia a concretizzarsi l’intesa lungo l’out destro tra Chiricò e Rapisarda, con quest’ultimo che pennella un cross per la testa di Marsura, bella conclusione deviata d’istinto dal portiere Alastra, sulla corta ribattuta lo stesso attaccante rossazzurro  raccoglie ma cicca clamorosamente la conclusione sotto misura.

Insiste il Catania che sembra aver trovato la giusta intensità e sfiora il gol con una conclusione dalla sinistra, da posizione favorevole, di Costantino che calcia altissimo.

Rispondono i lucani con un azione in area di Caturano, contrastato ed atterrato da Ndoj, in maniera regolare per l’arbitro, non così per gli ospiti che chiedevano il calcio di rigore.

Momento buono per il Potenza che va vicinissimo al gol con una violenta conclusione dal limite di Volpe, il migliore dei suoi, che  Furlan devia in angolo.

Brivido in area rossazzurra, sugli sviluppi del corner Volpe di testa pizzica la traversa.

Ribaltamento di fronte col Catania che torna a spingere sull’asse Chiricò-Rapisarda, il traversone profondo arriva a Ndoj che cerca la porta ma spara alto.

Primi cambi nel Potenza: fuori Saporiti dentro Steffè, poi Hadziosmanovic e Volpe, lasciano il posto a  Marchisano e Rossetti.

Nel finale di gara il Catania tenta l’acuto: in pieno recupero è Castellini a provarci con una staffilata dalla distanza che si perde di poco a lato.

Finisce 0-0, un risultato che non soddisfa appieno i rossazzurri, chiamati ad affrontare step by step le sfide di fine stagione.

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