Serve un rigore nel finale di partita ai veneti per avere ragione dei rossazzurri.Partita con pochi spunti ed emozioni decisa da episodi. Buon Catania nel primo tempo capace di rimediare al gol di svantaggio, su distrazione difensiva, con una perla di Ricchiuti. Più Chievo nella ripresa,il gol decisivo lo firma Pellissier su penalty. La traversa nega il gol del pari a Spolli. Da rivedere il centrocampo.
Il Catania stecca alla prima uscita stagionale del campionato di serie A 2010-11, al Bentegodi di Verona contro il Chievo finisce 2-1 per i padroni di casa.
Partita dai due volti per gli etnei,determinati ed efficaci nel primo tempo,abulici nella ripresa.
Formazioni in campo con un modulo speculare,il 4-3-1-2 adottato dai due allenatori,Pioli e Giampaolo entrambi esordienti sulle due panchine.
Nel Catania linea difensiva confermata con Andujar in porta,Alvarez e Capuano esterni,Terlizzi e Silvestre centrali. Qualche modifica a centrocampo con Carboni sulla mediana,Izco destra e Ledesma a sinistra.
In avanti Ricchiuti fa il play a sostegno delle punte Mascara e Maxi Lopez.
I veneti si schierano con Sorrentino tra i pali, Sardo e Mantovani sulle fasce, i centrali sono la novità Andreolli e Cesar,preferito a Mandelli.
Linea di centrocampo con Luciano, Rigoni e Marcolini a Bentivoglio il compito di supportare il duo d'attacco formato da Pellissier e l'esordiente Moscardelli che vince il ballottaggio con Granoche.
Partono bene i rossazzurri,buon ritmo e discreto possesso palla sembrano le armi giuste per mettere in difficoltà i veneti, al 14' però arriva il gol del vantaggio dei padroni di casa che sfruttano nel migliore dei modi una distrazione difensiva degli etnei.
Silvestre si fa intercettare un tentativo di rinvio sulla trequarti difensiva,palla a Moscardelli bravo in area a trovare lo spazio per la battuta vincente.
Il gol subito non spaventa gli etnei che sembrano mantenere il pallino del gioco,il pari si concretizza sette minuti dopo.
Bella azione in progressione avviata da Capuano,palla filtrante velata da Mascara che agevola l'inserimento di Riucchiuti,freddo e preciso nello scavalcare Sorrentino con un delizioso cucchiaio.
Ancora l'argentino pericoloso in area avversaria dopo la mezzora,il Chievo risponde con un colpo di testa di Moscardelli,Andujar alza sulla traversa.
Ripresa,fuori Terlizzi e dentro Spolli,inizio deciso dei gialloblu subito pericolosi con Bentivoglio dal limite dell'area, Andujar è attento.
Il Catania accusa qualche difficoltà in fase di impostazione,poca fluida la manovra,alla distanza calano Ricchiuti e Mascara,mentre Maxi Lopez spesso appare avulso dal gioco.
Giampaolo allora cerca la soluzione alternativa,fuori il centravanti argentino e dentro Antenucci,ma i cambio non incide,scarsi i palloni giocabili per la giovane punta rossazzurra,così anche per Morimoto entrato nel finale.
Pioli risponde mandando in campo Bogliacino per Bentivoglio e Granoche per Moscardelli.
Le mosse si rivelano azzeccate visto che i due neo entrati si mettono subito in evidenza dando vivacità alla manovra degli scaligeri.
La sfida però non decolla,vive di episodi e tutto sommato il pari sembra il risultato più giusto.
A decidere l'esito della gara in favore del Chievo,arriva al 38' il contatto in area etnea tra Alvarez e Pellissier che il signor Bergonzi,arbitro dell'incontro,punisce col penalty.
Dal dischetto il centravanti valdostano non sbaglia regalando ai suoi un importante successo.
L'ultima occasione è del Catania,sfortunato il colpo di testa di Spolli che timbra la traversa,pallone stregato che nega la gioia del pari agli etnei.
Sconfitta che pesa e deve far riflettere per un Catania ad intermittenza.
Urge trovare subito le correzioni a qualche amnesia di troppo in difesa, altrimenti si rischia di pagare un prezzo salatissimo,come è accaduto stasera.
Da rivedere il centrocampo rossazzurro,apparso poco duttile e non in grado di gestire in maniera efficace le ripartenze della squadra, il solo Ricchiuti non può supportare il peso di quasi tutta la manovra offensiva.
Scarso il supporto alle punte, spesso isolate,anche per vie esterne.
Ci sarà tempo (adesso il campionato si ferma per gli impegni della nazionale),per lavorare sulla condizione atletica della formazione di Giampaolo,apparsa precaria specie dopo il calo accusato nella ripresa.
Nessun dramma però,la prima di campionato è sempre un incognita per tutti.
Il test non è stato superato,ma è servito a dare indicazioni precise sugli interventi che Giampaolo dovrà operare.
Come dire:meglio incassare le sberle adesso per poi rialzarsi,che vivere di facili illusioni!
Dra – Salvo Russo
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