15 settembre 2025

Cosenza-Catania 4-1: Pesante battuta d’arresto per i rossazzurri, pomeriggio da incubo al “San Vito-Marulla”

Una sconfitta netta, sonora, pesante. Il Catania cade rovinosamente sul campo del Cosenza, travolto 4-1 in una gara che lascia ben pochi alibi alla squadra di Mimmo Toscano. Contro dei “lupi” affamati e determinati, i rossazzurri non sono mai riusciti ad entrare davvero in partita, mostrando preoccupanti segnali di involuzione sotto il profilo del gioco, della reattività e della tenuta mentale.

di Salvatore Russo - Foto: Catania FC

Un vero e proprio incubo. Non c’è altro modo per definire la pesante sconfitta che ha visto il Catania cadere rovinosamente per 4-1 contro il Cosenza. Una partita che doveva essere una conferma, una dimostrazione di forza dopo un avvio di campionato promettente, si è invece trasformata in un inaspettato passo indietro, un’involuzione preoccupante che solleva più di un interrogativo sulla prestazione dei rossazzurri.

Gli etnei, fin qui imbattuti e con la miglior difesa del campionato, si sono sciolti come neve al sole davanti alla grinta e alla determinazione dei “Lupi” calabresi. Il Cosenza, reduce da un periodo turbolento, ha trovato nella sfida contro la capolista l’occasione perfetta per rilanciarsi. E lo ha fatto con una prova maiuscola, dominando in ogni zona del campo.

Il risultato finale, inequivocabile e doloroso, è lo specchio fedele di una prestazione insufficiente sotto ogni punto di vista. Il Catania visto al San Vito-Marulla è apparsa una formazione irriconoscibile: lenta, a tratti confusa e priva della lucidità che l’aveva contraddistinta nelle prime tre uscite stagionali. La determinazione e la grinta che avrebbero dovuto essere le armi vincenti si sono dissolte di fronte a un Cosenza tutt’altro che irresistibile, ma che ha saputo approfittare di ogni incertezza difensiva.

Modulo e assetto iniziale

Toscano deve rinunciare ad Aloi, fermato un lieve problema fisico. In mediana scala Jimenez a fre reparto con Corbari. Sulle fasce confermeper Donnarumma e Casasola. In avanti, Forte unica punta supportato da D’Ausilio e Cicerelli sulla trequarti.

La difesa a tre con Pieraccini, Di Gennaro e Ierardi, a protezione della porta difesa da Dini.

La Partita

L’avvio del Catania sembra promettente. Cicerelli crossa dalla destra per Casasola, che conclude ma trova la deviazione in angolo.

Il Cosenza risponde con Langella raccoglie una respinta e sfiora il vantaggio con un tiro da fuori area.

I padroni di casa insistono, sfruttando la spinta sulle corsie laterali con Florenzi e Ricciardi, ispirati. Ma sono i rossazzurri ad insidiare la porta di Vettorel, Il portiere del Cosenza salva su punizione di D’Ausilio e su tiro-cross di Cicerelli.

Solo fiammate, quelle rossazzurre, che palesano evidenti problemi nella comunicazione tra reparti, nella fluidità della manovra, e di alcuni preoccupanti black out in fase di interdizione, che il Cosenza sfrutta contrapponendo vivacità e grinta.

Al 37’ i Lupi calabri passano: Contiliano, dalla destra, serve in area l’assist per Ricciardi che calcia a botta sicura, conclusione deviata da Ierardi, poi una sequenza da flipper col pallone che sempre il numero 16 calabro calcia verso la porta etnea, prima sul palo, poi in rete, sull’ultimo disperato tentativo di Di Gennaro che respinge qunado la sfera ha superato la linea bianca. Gol convalidato dopo la verifica della FVS.

Nella ripresa, Toscano ha provato a rimescolare le carte inserendo Martic per Di Gennaro e Stoppa per D’Ausilio.

La dinamica della partita non cambia, così come non cambia l’atteggiamento tattico del Catania.

I rossazzurri non riescono ad arginare le offensive dei padrono di casa che al 51’ raddoppiano con una conclusione da fuori di Florenzi che trova un Dini incerto nel suo tentativo di parata.

E’ la cartina tornasole di un pomeriggio storto per gli uomini di Toscano che non trovano energie ed armi sufficenti per reagire.

Il Cosenza non si ferma e Mazzocchi va vicino al tris, bravo questa volta Dini a dirgli di no.

Toscano ridisegna la squadra, dentro Di Tacchio e Lunetta che prendono il posto di Jimenez e Cicerelli.

La mossa sembra dare nuovo impulso ai rossazzurri che al 69’ accorciano le disatnze con il subentrato Lunetta, pescato al centro dell’area da Casasola, tocco morbido ad eludere l’intervento di Vettorel.

Il Catania cerca di sfruttare la verve ritrovata qualche minuto dopo, sempre con Lunetta, conclusione centrale e debole però,che Vettorel agguanta.

I rossazzurri si fanno trovare impreparati quando, su un calcio d’angolo a favore non sfruttato, la palla arriva a Kouan  che finalizza la sua fuga solitaria con un lob che batte Dini in uscita.

Sembra il ko definitivo di una gara che però riserva qualche altra scintilla.

Il Catania umiliato tenta comunque il colpo di coda, ed è anche sfortunato. All’82’ Forte colpisce l’incrocio dei pali con una conclusione potente.

Durante il corposo recuper di 7’ minuti il Cosenza chiude la partita con Langella.

L’ultima azione dei rossazzurri, tiro di Di Tacchio dalla distanza,  si infrage ancora sulla traversa.

E’ l’epilogo di un pomeriggio da dimanticare. Un brutta scoppola che fa vibrare  un campanello d’allarme forte e chiaro per squadra e l’allenatore, chiamati a dare risposte.

Il campionato è lungo e le insidie sono dietro l’angolo. È fondamentale analizzare a fondo gli errori, ritrovando la concentrazione e la mentalità vincente che sembrano essersi smarrite.

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