Due pali ed una traversa negano la gioia del gol ai rossazzurri. Dopo un buon primo tempo gli uomini di Tabbiani calano nella ripresa. La gestione dei cambi premia i calabri che colpiscono con Tribuzzi, gli etnei provano sino alla fine ad evitare una sconfitta che sa di beffa davanti a 18mila tifosi.
di
Salvatore Russo
Il
colpo d’occhio del “Massimino” è uno spettacolo! Per celebrare il ritorno nel
calcio professionistico dei colori rossazzurri non manca niente. C’è il
pubblico delle grandi occasioni, oltre 18mila i presenti con una cospicua quota
di abbonati che supera 13mila, tanta
roba in serie C e non solo. Anche una parte dello stadio si è rifatto il look,
a tempo di record, e poi per l’occasione c’è anche la prima diretta tv della
stagione che segna un importante interesse dei media nazionale per il torneo di
terza serie con Now tv Title sponsor.
Presente alla serata il presidente della Lega Matteo Marani, ricevuto da presidente Ross Pelligra. L’entusiasmo che si respira sugli spalti è palpabile, così come la curiosità di vedere in campo la squadra, ampiamente rinnovata, guidata dal neo tecnico Luca Tabbiani. Non secondaria la sfida, subito un big match da affrontare per gli etnei, che sulla propria strada incrociano il Crotone, avversario ostico, quotato come favorito del torneo.
L’ingresso
delle squadre in campo è salutato dalla banda musicale che intona l’inno
nazionale, un segnale anche questo importante che testimonia l’unicità di un
torneo che rappresenta diciotto regioni con un bacino di tredici milioni di
persone.
Il
fischio d’inizio rompe gli indugi, in campo i ventidue protagonisti cominciano
a disegnare trame di gioco e ad applicare strategie tattiche.
La
sfida
Catania-Crotone è subito una sfida di cartello tra formazioni ambiziose che mirano al miglio piazzamento.
I
calabri la scorsa stagione chiusero al secondo posto, dietro il Catanzaro, la
regular season con 80 punti. Il loro cammino verso la corsa per la promozione
si fermò ad un passo dalla semifinale play off contro il Foggia.
I rossazzurri sono stati i protagonisti indiscussi vincendo con larghissimo anticipo il campionato di serie D a suon di prestazioni e record.
Tabbiani propone il suo 4-3-3 affidando la difesa dei pali a Livieri; Quaini e Curado sono i centrali difensivi, con Rapisarda e Mazzotta esterni;a centrocampo Zammarini, Rizzo e Rocca; in avanti il tridente offensivo è formato da Chiricò, Sarao e Marsura.
Gli ospiti, allenati da Lamberto Zauli, si schierano col 4-2-3-1; D'Alterio tra i pali; Papini e Gigliotti al centro del pacchetto arretrato, completato da Leo e Giron; la linea mediana a due formata da Felippe e Vitale, sulla trequarti operano Pannitteri, D'Ursi e Tribuzzi; in avanti il riferimento offensivo è Tumminello.
La
partita
Inizia bene il Catania, per ritmo ed intensità di giuoco, sono i dettami di Tabbiani che ha messo in campo una formazione che possa garantire quantità e qualità di gioco, puntando su pressing e ripartenze sulle corsie esterne.
I
rossazzurri impattano con un certo piglio e dominano per almeno un ora di
gioco, costringendo i pitagorici ad abbassare il baricentro in fase di
copertura e senza concedere loro spazi di manovra offensiva.
Chiricò
si mette subito in evidenza e ci prova con una conclusione dalla distanza ad
impensierire l’estremo calabro D’Alterio, ma la conclusione è debole.
Al
16’ Rapisarda, dalla destra, propone una sorta di traversone profondo che
d’Alterio controlla in maniera errata, il pallone dopo aver scavalcato il
portiere, sbatte sul palo interno e torna incredibilmente in campo.
Risponde
il Crotone con il tentativo di Pannitteri, non trascendentale, che chiama
all’intervento scomposto Livieri che ribatte in angolo.
Pericolosissimo
il Catania al 32’ con un’azione in percussione che porta alla conclusione
Zammarini, forte e diretto il tiro che si stampa sul palo alla sinistra
dell’estremo roso blu che si salva, mentre in campo e sulle tribune si impreca.
Insistono ancora i rossazzurri, efficace qualche accelerazione sulle fasce che producono una mini serie di calci d’angolo.
Nei
minuti finali della prima frazione di gara ci prova Marsura dal limite, tiro
centrale senza conseguenze per D’Alterio. Si vede anche il Crotone con
Tumminello, conclusione dalla distanza parato in due tempi da un incerto
Livieri.
Il
primo tempo si chiude così, le emozioni non sono mancate, ma Chiricò e company
sembrano in credito con la fortuna.
Ad inizio ripresa gli etnei provano a spingere ma è il Crotone a farsi minaccioso con una conclusione perfida di Tribuzzi che sfiora il bersaglio grosso.
Rispondono
i rossazzurri con una bella azione che si sviluppa sulla sinistra, traversone
di Marsura per la testa di Sarao che spizzica.
I
pitagorici avanzano il proprio baricentro, sfruttando il progressivo calo di
intensità degli etnei e provano con D’Ursi, imbeccato in area da un traversone
di Leo, a minacciare la porta di Livieri, ma la conclusione è fuori bersaglio.
A
folate il Catania imposta ancora una buona azione, l’intesa tra Chiricò e
Marsura porta alla conclusione dell’attaccante che impegna il portiere ospite
alla deviazione in angolo.
Dopo
un ora di gioco effettivo si da inizio alla girandola dei cambi. Tabbiani opera
una doppia sostituzione; dentro Ladinetti e Di Carmine per Rizzo e Sarao.
Cambi
anche per Zauli che registra il centrocampo inserendo Petriccione per
Pannitteri.
Cerca
di incidere subito l’attaccante rossazzurro Di Carnine, innescato da Rocca, la
sua conclusione viene respinta da D’Alterio. Fase intensa di gioco con i
pitagorici che trovano il gol del vantaggio al 66’: cross di D'Ursi dalla
destra, colpo di testa di Tribuzzi che nello stacco supera Curado ed insacca
alle spalle di Livieri.
Doccia
fredda per gli uomini di Tabbiani che inserisce Bocic per Marsura e cercano
subito la reazione sfiorando la rete al 73’: pennellata su calcio piazzato dal
limite di Chiricò che centra in pieno la traversa a portiere battuto, è il
terzo legno della serata.
Al 78’ buona percussione dalla sinistra di Bocic che in area viene affrontato da Leo, protestano i rossazzurri verso l’arbitro per un atterraggio dubbio, ma è solo angolo.
Si
abbassano i ritmi e i tecnici cercano forze nuove da inserire. Nei pitagorici
dentro Gomez per Tumminello poi Loiacono per Leo e Cartisani per Filippe. Nel
Catania entra Palermo per Zammarini, mentre Rocca lascia il posto al giovane
Dubiskas.
Al 93’ all’interno dei 5 minuti di recupero, il
Catania sfiora la rete del pari con Curado, il difensore centrale si inserisce
in area su un angolo battuto dalla sinistra che D’Alterio controlla male, ma il
suo tentativo di testa sulla linea di porta si impenna ed esce incredibilmente
oltre la traversa.
È l’ultimo atto di una partita certamente sfortunata,
che i rossazzurri hanno interpretato bene per almeno un’ora, proponendo buone
trame di gioco in fase di costruzione. Di contro un avversario coriaceo, di
categoria e cinico al momento giusto. Va detto pure, in sede di analisi, che la
gestione dei cambi ha premiato i pitagorici che hanno trovato la quadratura del
cerchio a centrocampo.
Certo nel computo totale i tre legni pesano e come
sull’esito finale, e se da una parte provocano un pizzico di rabbia, dall’altra
sono indice di una prova di carattere e di concretezza che fanno ben sperare.
IL TABELLINO
CATANIA (4-3-3): Livieri;
Rapisarda, Curado, Quaini, Mazzotta; Zammarini (81' Dubickas), Rizzo (57'
Ladinetti), Rocca (81' Palermo); Chiricò, Sarao (57' Di Carmine), Marsura (70'
Bocic). A disp.: Bethers, Castellini, De Luca,
Popovic. All. Tabbiani.
CROTONE (4-2-3-1): D'Alteroio; Leo (81' Loiacono), Papini, Gigliotti, Giron; Vitale, Felippe (81' Cantisani); Pannitteri (60' Petriccione), D’Ursi, Tribuzzi; Tumminello (76' Gomez). A disp.: Lucano, Martino, Bove, Spaltro, Crialese, Rojas, Bruzzaniti, Vuthaj. All. Zauli.
ARBITRO: Galipò di Firenze (Toce-Piazzini).
MARCATORI: 66' Tribuzzi
NOTE: Ammoniti:
Felippe, D'Alterio (CR), Mazzotta, Palermo (CT)
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