21 marzo 2010

Catania;Punto cercato e ottenuto.

Diciamolo subito,quello che contava era muovere la classifica,dare continuità ai risultati finora ottenuti,non perdere il ritmo.

Il Catania a Verona,cerca e trova un pareggio prezioso per mantenere la distanza di sicurezza dalla zona rossa e guardare all'obiettivo salvezza con maggiore certezza.

A nove turni dal termine della stagione il confortante vantaggio, sulla terz'ultima piazza, rimane di 7 punti .

Risultato annunciato,forse per gli scommettitori(le agenzie di scommesse  in settimana avevano sospeso le giocate ritenendo la x il risultato più probabile), ma maturato a seguito di una sfida difficile per i rossazzurri,apparsi poco brillanti e lontani parenti dei "leoni" che avevano messo sotto l'Inter.

Mihajlovic  deve fare i conti con assenze importanti,sia per infortuni che per squalifiche e così ridisegna l'undici, operando anche qualche scelta tattica,opportuna,in vista del turno infrasettimanale che mercoledì vedrà il Catania opposto alla Fiorentina.

Contro il Chievo in difesa giocano dal primo minuto Potenza a destra ed Augustyn centrale al posto del febbricitante Silvestre,confermato Terlizzi , Alvarez viene  spostato a sinistra a rimpiazzare Capuano infortunato.

Novità anche a centrocampo,tornano Carboni mediano e Ledesma che formano reparto con Biagianti.

Izco viene avanzato sulla linea degli  attaccanti a fianco di Mascara e Maxi Lopez.

 

Di Carlo fa esordire in difesa il giovane Jokic e si affida in avanti alla coppia Pellissier -  Bogdani.

 

Avvio di gara compassato per le due formazioni,Catania con qualche difficoltà in fase di impostazione e spesso anche in quella di interdizione,ma anche i veneti fanno poco.

Mihajlovic è costretto a reinventarsi la formazione a partita in corso, al quarto d'ora deve rinunciare a Potenza(distorsione alla caviglia) ed inserisce Spolli,non al meglio della condizione.

I clivensi si fanno pericolosi con Pellissier,diagonale che sfiora il palo  e poi conclusione a tu per tu  con Andujar neutralizzata dal portiere argentino.

Tutta qui la prima frazione di gioco,che poco o nulla ha concesso alle emozioni.

Catania rinunciatario al limite dell'autolesionismo e Chievo di contro poco incisivo.

 

Nella ripresa si cambia passo,ma per il Catania la giornata sembra segnata.

Nel momento di maggiore pressione dei clivensi, ancora uno sfortunato episodio costringe al cambio Mihajlovic.Fuori Biagianti sostituito da Delvecchio e successivamente anche Andujar (problemi all'inguine),deve uscire dal campo,dentro Kosicky.

Prima della sostituzione Andujar nega il gol a Bogdani.

Tocca al giovane Kosicky ergersi a protagonista,prima viene graziato da Pellissier che spedisce sulla traversa un colpo di testa,poi nel giro di un minuto dice no al centravanti veneto con due interventi decisivi.

Il Catania risponde con Mascara,tiro dal limite che non impensierisce Sorrentino.

Il Chievo passa al 18',questa volta Pellissier indovina l'angolo giusto e porta in vantaggio i suoi.

Sembra la logica conseguenza di un match,giocato male dai rossazzurri,svogliati e senza mordente.

Invece le cose cambiano,in meglio per gli etnei, il gol subito produce una reazione improvvisa.

Augustyn per due volte impegna Sorrentino,fino a quel punto inoperoso.

Si vede pure Lopez che in area si fa rispettare,controllo e diagonale d'un soffio a lato.

Il Catania cresce,il Chievo si mette paura.

Maxi Lopez porta  ancora scompiglio nell'area veneta,tocca per Ledesma che batte a rete,ma era fuorigioco.

I rossazzurri mettono sotto pressione i clivensi.

Alla mezz'ora Yepes tocca Lopez in area,contatto dubbio,che il direttore di gara,il signor Giannoccaro,punisce col calcio di rigore.

Batte Lopez che regala il pari al Catania.

La partita sostanzialmente finisce qui e il pari sta bene ad entrambe le formazioni.

Il Chievo, che ha sprecato molto, alla fine sembra accontentarsi.

Il Catania esce imbattuto dal "Bentegodi" in una giornata difficile e dopo una partita giocata male,al di sotto delle aspettative e delle prestazioni fornite dalla squadra nell'era Mihajlovic.

Di positivo ci sono: il punto conquistato,ma anche delle certezze sulla crescita del gruppo,di quei giocatori che chiamati in campo danno il massimo,vedi oggi Kosicky,Augustyn, Ledesma, Delvecchio. Note rassicuranti per una squadra che ha imparato a soffrire e a fare di necessità virtù,dote preziosa da far valere nel cammino verso la salvezza.

 

Dra – Salvo Russo

www.domrossazzurra.altervista.org

 

 

 

 

 

 

 



Chiacchiera con i tuoi amici via Webcam su Messenger. Videochiamali!

Nessun commento:

Posta un commento