Guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Considerare il pareggio ottenuto a Milano un buon risultato o un occasione sprecata?
Il dilemma è shakespeariano!
Chi ha visto la partita,se di fede rossazzurra, può senz'altro con un pizzico d'amarezza averla vissuta come un'opportunità non centrata,una vittoria storica sfumata sul più bello.
Se di fede rossonera, si sarà accontenteto di aver visto la reazione affannosa, della propria squadra per uscire fuori da una situazione difficile(il minimo che l'undici rossonero potesse fare),e per restare aggrappati alla speranza di poter dire ancora qualcosa nella corsa allo scudetto.
Di fatto al "Meazza" è accaduto quello che alla vigilia molti avevano ipotizzato,ovvero,che l'agguerrita truppa di Mihajlovic potesse mettere in qualche difficoltà il Milan di Leonardo.
Lo attestavano,numeri alla mano, i risultati e le prestazioni degli etnei nel girone di ritorno e il buono stato fisico e mentale della squadra in questo finale di stagione e con un obiettivo da raggiungere matematicamente, ma praticamente ampiamente conquistato.
Dall'altra parte un Milan con l'ennesima occasione d'oro da non farsi sfuggire,questa volta, per tentare di avvicinarsi all'inter e tenere il passo della Roma nella corsa al titolo,motivazione che da sola poteva far tremare i polsi a chiunque.
Invece in campo per 45',alla scala del calcio,s'è visto solo il Catania,anzi s'è visto un Catania stellare,che ha impartito un'autentica lezione di calcio ai rossoneri.
Corsa,tecnica,ritmo,pressing,coralità di gioco e quel cinismo da grande squadra, espressi dagli etnei, hanno reso il Milan un "piccolo diavolo".
L'uno-due firmato da Maxi Lopez,7 gol in 11 partite, e Ricchiuti,prova straordinaria la sua,avevano sancito la supremazia dei rossazzurri che con merito e raziocinio chiudevano col doppio vantaggio la prima frazione di gara.
Milan impaurito che,tra la contestazione del "Meazza" raggiunge mestamente gli spogliatoi.
Per esorcizzare la paura ai rossoneri servono addirittura venticinque minuti prima di rientrare in campo.
La strigliata di Leonardo e di qualche dirigente(n.d.r), è stata veemente.
Ripresa e Milan con un passo diverso per tentare la rimonta.
Operazione che si avvia già al terzo minuto con il gol di Borriello che facilità il compito ai rossoneri.
Ma il Catania,inevitabilmente e tatticamente,meno spavaldo non molla,anzi.
Biagianti al 10',con una botta da fuori fa venire i brividi a Dida e sfiora il terzo gol.
La partita regala ribaltamenti di fronte a ripetizione,tatticamente i due tecnici rimodulano le due formazioni con una serie di cambi.
I rossazzurri non sfruttano a dovere almeno due contropiedi, il Milan non riesce a sfondare e sia affida alle giocate di Ronaldinho per il rush finale.
Al 34' arriva il pareggio,ancora di Borriello,non a caso il più incisivo dei suoi,che consente al Milan di riacciuffare per i capelli il match.
Il finale regala ancora un brivido,Inzaghi in area gira verso la porta di Andujar che non si fa sorprendere, francamente sarebbe stato troppo!
Il Milan esce da un incubo e rimane attaccato ad una sempre più flebile speranza nella corsa scudetto con la Roma a + 4 e l'Inter a +3 rispetto ai rossoneri.
Il Catania esce a testa alta dal "Meazza" e sfiora l'impresa di battere i rossoneri dopo quasi cinquant,anni.
Adesso i rossazzurri, a cinque giornate dalla fine,salgono a 39 punti e aumentano a + 8 il vantaggio sulla terz'ultima e continuano la loro marcia.
Dra-Salvo Russo
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