22 settembre 2010

Ma che bel Catania grintoso!

Ottimo pari del Catania al Meazza contro il Milan.Primo tempo sontuoso dei rossazzurri che vanno in vantaggio con una stoccata dalla distanza di Capuano e sprecano un paio di volte il raddoppio.

Il solito Inzaghi pareggia,sul filo del fuorigioco. Rossoneri più incisivi nella ripresa ma poco brillanti,merito degli uomini di Giampaolo che con disciplina tattica  in fase difensiva hanno chiuso tutti i varchi a Ibra e C.

 

Determinazione,cuore,testa e gambe!Sono servite al Catania per affrontare a viso aperto i campioni del Milan allo stadio Meazza di San Siro.

Una serata magica per i rossazzurri che hanno seriamente rischiato di vincere,e con merito,la sfida che alla vigilia sembrava,per forza di cose,segnata al peggio.

A far pendere l'ago della bilancia a favore dei meneghini era stata la vittoria ottenuta in Champions, contro i francesi dell'Auxerre,decisa dai gol di Ibrahimovic, nuovo ed osannato goleador rossonero,che avevano fatto dimenticare a tifosi ed osservatori,il ko rimediato in campionato in quel di  Cesena.

Il Catania si presentava all'appuntamento rinfrancato dalla vittoria sul Parma,ma con qualche critica di troppo,piovuta addosso a giocatori e tecnico,per la non brillante prestazione offerta contro i ducali.

Stranezze del calcio! Ma anche l'occhio vuole la sua parte,nel senso che i tifosi vorrebbero vedere:si la squadra vincere,ma anche convincere.

Pazienza,non si può avere tutto! Basterebbe ricordarsi delle volte che gli etnei sono rimasti a secco di punti nonostante il gioco e le occasioni sprecate,quante imprecazioni!

La volta che capita a noi,invece di essere soddisfatti per quello che si è ottenuto,si va a cercare il cosiddetto "pelo nell'uovo".

Ma si sa,il gioco del pallone è materia opinabile,ed è giusto così.

Ribaltone

Quello visto a San Siro sabato sera,nel green della Scala del calcio,è stato un autentico ribaltone.

Chi si aspettava il Milan stellare è rimasto deluso,così come chi aveva già condannato il Catania.

Poco importa!

Il bello è che all'opera si è visto invece un "Gran Catania",e non solo- come riferiscono le cronache – per 45', ma per tutti i 94' giocati.

Tatticamente Giampaolo ha giocato la partita perfetta,esaltando le caratteristiche dei propri giocatori e sfruttando al meglio i limiti,evidenti,degli avversari.

Difesa attenta e compatta,ordinata anche in fase di possesso palla, supportata egregiamente dalla duttile linea mediana del campo, che poco ha concesso alla manovra ragionata degli avversari.

 Il contropiede,ficcante e puntuale, e le azioni imbastite per colpire i rossoneri nel primo tempo,sono state da manuale del calcio.

A premiare giustamente la sfrontatezza tattica dei rossazzurri era stato il gol di Capuano ,un autentico gioiello balistico.

Nulla da eccepire,anzi si! A dire il vero gli etnei potevano pure chiudere la prima frazione di gara con almeno un altro gol all'attivo.

Sette i tiri in porta che hanno impensierito la retroguardia milanista,ma la mira imprecisa degli attaccanti etnei ed un pizzico di sfortuna,hanno giocato a sfavore.

Buon per i rossoneri che in chiusura di tempo hanno trovato il modo di raddrizzare la gara,affidandosi al piede assassino del solito Pippo Inzaghi.

Il pareggio e l'aggiustamento tattico di Allegri ad inizio di ripresa,davano verve ai padroni di casa che malgrado tutto non riuscivano ad essere lucidi e a rendersi davvero pericolosi.

Merito di un bel Catania,più coperto ma non rinunciatario,che ha continuato a chiudere tutti gli spazi alle speranze dei rossoneri.

Finisce 1-1 ma ai punti ha certamente vinto "l'Elefante ",che ancora una volta, al Meazza, ha fatto tremare i polsi al "diavolo".

Una prestazione,questa volta, convincente che porta il Catania  a 4 punti e che fa ben sperare.

Un patrimonio da valorizzare,da subito, nella doppia sfida interna con Cesena e Bologna.

Mercoledì  ci sarà da affrontare con la stessa determinazione vista a Milano,la neo capolista a sorpresa Cesena.

Squadra tosta,quella di Ficcadenti,imbattuta e impenetrabile,che sta viaggiando sulle ali dell'entusiasmo.

Una mina vagante che il Catania dovrà fare attenzione a disinnescare per fare un altro importante passo in avanti.

 Dra -Salvo Russo

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