di Salvo Russo
Il più brutto Catania della stagione perde il derby di Sicilia contro un Palermo determinato,aggressivo e tonico come mai in questa stagione.
Approccio alla gara sbagliato dagli uomini di Maran,apparsi poco reattivi e quasi intimiditi,che incassano il primo gol dopo 10' con Miccoli,lesto a raccogliere e controllare un traversone che la difesa rossazzurra si lascia sfuggire per lasciare alla punta rosanero la battuta a rete vincente,la numero 100 col Palermo.
Ti aspetti la reazione degli etnei,che invece fanno fatica a trovare il bandolo della matassa.
Gli uomini migliori non incidono,non trovano spazi e spesso si complicano la vita sbagliando i tempi nelle ripartenze e la misura in fase di impostazione.
Un regalo inaspettato per i rosanero che ci mettono dentro più grinta e creano parecchi grattacapi alla difesa rossazzurra,non immune da pecche.
Brienza sfiora il raddoppio dopo una giocata vertiginosa,ma è bravo Andujar a dirgli di no con una deviazione miracolosa,palla che schizza sulla traversa.
Il raddoppio,per i padroni di casa,si concretizza ad inizio ripresa:la giocata di Brienza è apprezzabile,ma la libertà concessagli nel gestire il pallone non è ammissibile,il resto lo ha fatto Ilicic con un preciso e forte rasoterra che non ha dato scampo ad Andujar.
Catania frastornato che accusa il colpo,Ilicic ci prova ancora con un tiro a giro ma trova pronto il portiere argentino.
Il trequartista rosanero è micidiale al 14' quando parte solo soletto in contropiede,dopo un calcio d'angolo sprecato dal Catania al limite dell'area palermitana,e conclude a rete dopo essersi liberato di Lodi per il 3-0.
La partita finisce qui,anche se i rossazzurri tentano di riaprirla con una triangolazione Gomez-Barrientos,ma la conclusione del Pitu è debole e si perde tra le bracci di Benussi.
Il Gol di Lodi ,splendida esecuzione su calcio di punizione dal limite che batte Benussi al 24',riaccende le speranze e dà agli etnei l'illusione di una insperata rimonta che però si traduce in una timida reazione,un impennata d'orgoglio che non ha seguito.
E' il Palermo a sfiorare ancora il gol un paio di volte,con Ilicic e Brienza e poi con Morganella che vede la sua conclusione a botta sicura perdersi in angolo dopo il salvataggio alla disperata di Spolli sulla linea di porta che evita al Catania un passivo ancora più pesante.
Vince il Palermo, che così scaccia i fantasmi e ritrova spirito e morale ed anche alcuni interpreti importanti finora sottotono.
Una bella iniezione di ottimismo per Gasperini e i suoi in vista di un ciclo di partite toste ,a cominciare dalla trasferta di S.Siro contro l'Inter.
Battuta d'arresto pesante, per come è maturata, per un Catania che non riesce ad incidere lontano dal Massimino.
I rossazzurri interrompono così il miniciclo di risultati utili consecutivi e si vedono costretti a ridimensionare la loro scalata in classifica,ma senza drammi.
Il più brutto Catania della stagione perde il derby di Sicilia contro un Palermo determinato,aggressivo e tonico come mai in questa stagione.
Approccio alla gara sbagliato dagli uomini di Maran,apparsi poco reattivi e quasi intimiditi,che incassano il primo gol dopo 10' con Miccoli,lesto a raccogliere e controllare un traversone che la difesa rossazzurra si lascia sfuggire per lasciare alla punta rosanero la battuta a rete vincente,la numero 100 col Palermo.
Ti aspetti la reazione degli etnei,che invece fanno fatica a trovare il bandolo della matassa.
Gli uomini migliori non incidono,non trovano spazi e spesso si complicano la vita sbagliando i tempi nelle ripartenze e la misura in fase di impostazione.
Un regalo inaspettato per i rosanero che ci mettono dentro più grinta e creano parecchi grattacapi alla difesa rossazzurra,non immune da pecche.
Brienza sfiora il raddoppio dopo una giocata vertiginosa,ma è bravo Andujar a dirgli di no con una deviazione miracolosa,palla che schizza sulla traversa.
Il raddoppio,per i padroni di casa,si concretizza ad inizio ripresa:la giocata di Brienza è apprezzabile,ma la libertà concessagli nel gestire il pallone non è ammissibile,il resto lo ha fatto Ilicic con un preciso e forte rasoterra che non ha dato scampo ad Andujar.
Catania frastornato che accusa il colpo,Ilicic ci prova ancora con un tiro a giro ma trova pronto il portiere argentino.
Il trequartista rosanero è micidiale al 14' quando parte solo soletto in contropiede,dopo un calcio d'angolo sprecato dal Catania al limite dell'area palermitana,e conclude a rete dopo essersi liberato di Lodi per il 3-0.
La partita finisce qui,anche se i rossazzurri tentano di riaprirla con una triangolazione Gomez-Barrientos,ma la conclusione del Pitu è debole e si perde tra le bracci di Benussi.
Il Gol di Lodi ,splendida esecuzione su calcio di punizione dal limite che batte Benussi al 24',riaccende le speranze e dà agli etnei l'illusione di una insperata rimonta che però si traduce in una timida reazione,un impennata d'orgoglio che non ha seguito.
E' il Palermo a sfiorare ancora il gol un paio di volte,con Ilicic e Brienza e poi con Morganella che vede la sua conclusione a botta sicura perdersi in angolo dopo il salvataggio alla disperata di Spolli sulla linea di porta che evita al Catania un passivo ancora più pesante.
Vince il Palermo, che così scaccia i fantasmi e ritrova spirito e morale ed anche alcuni interpreti importanti finora sottotono.
Una bella iniezione di ottimismo per Gasperini e i suoi in vista di un ciclo di partite toste ,a cominciare dalla trasferta di S.Siro contro l'Inter.
Battuta d'arresto pesante, per come è maturata, per un Catania che non riesce ad incidere lontano dal Massimino.
I rossazzurri interrompono così il miniciclo di risultati utili consecutivi e si vedono costretti a ridimensionare la loro scalata in classifica,ma senza drammi.
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