lunedì 18 settembre 2023

Calcio, Di Carmine bussa due volte. Il Catania stende il Picerno.

 Prova di carattere dei rossazzurri che centrano il primo successo stagionale contro un avversario ostico. A decidere il match la doppietta del bomber nate dall’intesa perfetta con Chiricò.

di Salvatore Russo



Cercava pronto riscatto il Catania, dopo lo sfortunato esordio in campionato, e la risposta è arrivata. I rossazzurri battono il Picerno per 2-0, in una sfida agonisticamente accesa, ed incassano i primi tre punti in classifica.

 La sfida tra Catania FC ed AZ Picerno, valida per la terza giornata del girone C di Serie C, ha chiamato sugli spalti oltre 17.000 tifosi a sostegno della squadra del presidente Pelligra, presente in tribuna e che alla fine ha potuto festeggiare con tutto il gruppo la vittoria maturata dall’uno-due firmato da Di Carmine.

 A risultato acquisito e a mente fredda, c’è da evidenziare come non sia stato per niente semplice aver ragione di un avversario ostico, messo bene in campo dall’allenatore lucano Emilio Longo, e che arrivava al Massimino con un bottino considerevole accumulato in questo avvio di campionato ed in cerca di continuità.

 Di contro il Catania, costretto ad interrompere il proprio cammino per una sosta forzata che ha inciso negativamente sul ritmo partita.

Luca Tabbiani ha dovuto, gioco forza, lavorare negli ultimi quindici giorni, non solo sull’aspetto tattico ed atletico del gruppo ma anche su quello motivazionale.

Il risultato ottenuto e la prestazione convincente sono il viatico per una crescita esponenziale di un gruppo ambizioso che, comunque, deve ancora lavorare tanto per affinare determinati automatismi nello scacchiere tattico disegnato dall’allenatore ligure.

Punto di forza del successo ottenuto ieri è stata la perfetta intesa tra due dei talentuosi protagonisti del match, nel reparto più avanzato e decisivo, li dove si costruiscono i gol.

Così gli artigiani della qualità, Cosimo Chiricò e Samuel Di Carmine, hanno mostrato a tutti la propria arte. Il primo, fine maestro cesellatore, il secondo, artista stravagante dalle pennellate forti, decise, quelle che lasciano il segno.

Troppa enfasi? Forse, ma questo è quello che la partita ha raccontato, e di questo stiamo parlando. 

Quae sunt Caesaris, Caesari”: Dare a Cesare quel che è di Cesare.



 Non dobbiamo dimenticare, faremmo un torto a tutti, la prestazione degli altri protagonisti, perché tali sono stati, in quell’alchimia di gruppo incisa da Tabbiani.

Decisiva la prova di Livieri a guardia dei pali, quando ha risposto alla conclusione insidiosa di Murano in avvio di ripresa che avrebbe potuto riaprire i giochi sul risultato di 1-0 per i rossazzurri.

Buona l’intesa della linea difensiva, ma da affinare evidentemente e peraltro rinnovata per i due-quarti rispetto alla gara precedente, con gli inserimenti al centro di Tommaso Silvestri che, seppur arrivato da poco, ha ripreso il ruolo in rossazzurro di qualche stagione fa, e di Alessio Castellini, giovane esordiente per la categoria adattato come esterno destro, schierato al posto dell’infortunato Rapisarda. A completare il reparto l’affidabile centrale argentino Curado e l’esterno sinistro Mazzotta.

Lavoro intenso anche a centrocampo, una vera zona nevralgica, dove si è giocato palla su palla, e dove si è battagliato fisicamente ed atleticamente, contro avversari tosti, che a tratti hanno avanzato il proprio baricentro d’azione concedendo pochi spazi di manovra ai rossazzurri, e confezionando qualche buona trama in fase offensiva. Una vera partita a scacchi che il trio formato da Zammarini, Rizzo e Rocca ha giocato ribattendo mossa dopo mossa, soprattutto quando c’è stato da soffrire nella fase di contenimento e capaci a ribaltare il fronte in fase di impostazione e nelle ripartenze a tutto campo.

Del fronte avanzato abbiamo parlato, ma non abbastanza, se non includiamo Davide Marsura, anche lui pungolo per le difese avversarie e che in un paio di occasioni ha sfiorato il bersaglio grosso.

La gestione dei cambi ha dato opportunità e minutaggio ai subentrati e confermato le caratteristiche di pedine fondamentali, non riserve, nelle strategie di Luca Tabbiani.     Nel corso della partita c’è stato spazio e modo di vedere all’opera altri due volti nuovi come Bouah e Deli, oltre a Ladinetti, Bocic e Sarao.



La partita è stato un crescendo di emozioni, un’alternanza di sensazioni.In avvio meglio il Catania propositivo sulle fasce e con alcuni tentativi offensivi fuori misura, ci provano Mazzotta dalla distanza e Marsura con un tiro-cross ad impensierire il portiere ospite Merelli.

Il Picerno si compatta al centro del campo e non disdegna qualche sortita in avanti con Albadoro che innesca il tentativo di Murano in area con Livieri che controlla la conclusione dell’attaccante lucano.

Intorno alla mezzora di gioco, dopo una fase di studio, sono gli ospiti a farsi pericolosi con una conclusione fortuita di Novella, una sorta di cross lungo, che lambisce la traversa.

Pericolo scampato e pronta reazione del Catania che al 31’ colpisce il bersaglio grosso: Chiricò si invola sulla corsia di destra poi suggerisce un assist al bacio a Di Carmine che controlla e con un chirurgico destro batte imparabilmente Merelli per il vantaggio rossazzurro.

Il momento è propizio ed i rossazzurri spingono, due minuti dopo imbastiscono ancora una bella azione corale che vede protagonista tutto il fronte avanzato: Chiricò  Di Carmine combinano, poi la palla giunge all’accorrente Marsura che tenta la conclusione di sinistro al volo che si perde lontano dai pali. Un minuto dopo e Chiricò che si prende la scena con una conclusione a giro di sinistro che sfiora il montante destro della rete e che smorza la gioia dei tifosi sugli spalti pronti ad esultare. Sarebbe stato un eurogol di altra categoria.

Sul finire del tempo il Picerno cerca di approfittare di un calo fisiologico di intensità dei rossazzurri e al 40’si fanno minacciosi con Graziani che in velocità supera Castellini e dal fondo crossa al centro dell’area per Murano anticipato dal preciso intervento aereo di Curado che sventa la minaccia.

In avvio di ripresa sono ancora i lucani ad insidiare la retroguardia etnea con una azione che si sviluppa dalla fascia sinistra, il susseguente traversone in area taglia la difesa etnea e viene raccolto da Murano che calcia a botta sicura verso il palo corto, prodigioso l’intervento di piede di Livieri che salva il risultato.

Pronta la reazione del Catania che dalla destra sfonda con il subentrato Bouah che mette al centro per Zammarini che chiama all’intervento Merelli, anche lui di piede.

Insiste il Catania che va vicino al raddoppio questa volta con ana proposizione offensiva dalla sinistra: Marsura calibra al centro dell’area un pallone che Di Carmine impatta bene di testa, traversa clamorosa.



Il gol è nell’aria e nasce ancora una volta sull’asse Chiricò – Di Carmine. Il primo sgroppa sulla fascia destra, scarta l’avversario e poi serve su un piatto d’argento l’ennesimo pallone che il secondo spinge in rete anticipando l’intervento di Merelli per la sua doppietta personale che manda in visibilio il pubblico del Massimino.

Sotto di due reti il Picerno non si arrende e mantiene vivo il ritmo della contesa.            Al 27’ gli ospiti provano a pungere con due dei nuovi innesti inseriti da Longo: da una buona percussione lungo la fascia destra, Vitali serve al limite dall’area Pitaresi, la conclusione di quest’ultimo è debole e si spegne tra le braccia di Livieri.

Intanto anche Tabbiani ha ridisegnato la squadra con nuovi innesti. Sarao appena entrato sfiora il gol cercando l’anticipo sotto porta, ma la deviazione non riesce.

Poi è la volta di Ladinetti, altro innesto, che tenta la botta da fuori, tiro forte che chiama all0intervento in due tempi Merelli.

Nel finale si rivede il Picerno, Esposito imbecca in area Santarcangelo, in sospetta posizione di fuorigioco, che tutto solo controlla ma poi spara incredibilmente sopra la traversa dopo aver saltato anche Livieri.

È l’ultimo atto di una partita  che consente al Catania di ripartire col piglio giusto e di conquistare i primi tre punti di questa stagione, in vista di una vero e proprio tour de force che inizierà subito, giovedì (turno infrasettimanale) in programma la quarta giornata, rossazzurri affronteranno la difficile trasferta di Monopoli.



TABELLINO

CATANIA-PICERNO 2-0 

RETI: Di Carmine al 31' p.t. e al 18' s.t.

CATANIA (4-3-3): Livieri; Castellini (11′ st Bouah), Silvestri, Curado, Mazzotta; Zammarini, Rizzo (11′ st Ladinetti), Rocca (38′ st Deli); Chiricò (38′ st Bocic), Di Carmine (28′ st Sarao), Marsura. In panchina: Bethers, Quaini, Maffei, Sarao, De Luca. Allenatore: Tabbiani .

AZ PICERNO (4-2-3-1): Merelli; Pagliai, Gilli, Garcia, Novella; Gallo (15′ st Pitarresi), De Ciancio (15′ st Ciko); Ceccarelli (1′ st Esposito), Albadoro (30′ st Santarcangelo), Graziani (1′ st Vitali); Murano. In panchina: Summa, Esposito, De Cristofaro, Allegretto, Biasiol, Guerra, Savaresi, Diop. Allenatore: Longo.

ARBITRO: Del Rio di Reggio Emilia.
ASSISTENTI: Stefano Franco di Padova e Nicola Morea di Molfetta
IV UFFICIALE: Gabriele Zangara di Catanzaro.

AMMONITI: Ceccarelli, Castellini, Ladinetti                                                                                    NOTE:  spettatori: 17.046. Ammoniti: Ceccarelli, Castellini, Piterrasi, Chiricó, Ladinetti. Angoli: 3-3. Recupero: 3′, 6′.


Foto: Catania FC

 

 

 

 

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