Seconda sconfitta interna per i rossazzurri che restano a secco e poi nella ripresa vengono colpiti dai pugliesi. Gli uomini di Tabbiani costruiscono ma non riescono a finalizzare. Domenica a Caserta test probante per non rimanere impantanati in classifica.
Il
Massimino non è più la roccaforte del Catania, almeno in questo avvio di
stagione.
Lo
dicono i numeri ed il bottino sin qui raccolto: solo tre punti su tre partite
disputate, frutto di una vittoria e due sconfitte subite. Pochi i gol
realizzati, solo due e tre quelli incassati.
Il
ko inflitto ieri sera dal Foggia allarma i tifosi sulla reale capacità della
squadra di poter lottare nei quartieri alti della classifica con questo score,
che va completato con il punto rimediato nella trasferta di Monopoli, poco
convincente e finito senza reti.
Alla
fine di novanta minuti combattuti a chiudere i conti ed esultare sono i
rossoneri pugliesi che nella ripresa colpiscono al 73’ con un tiro preciso dalla
distanza di Marino e poi, in pieno recupero, con Tonin abile a sfruttare una
palese indecisione difensiva dei rossazzurri.
Cinici
gli uomini del tecnico Cudini che hanno saputo attendere per poi colpire in
contropiede.
Qualcosa
non gira invece nell’assetto tattico predisposto da Tabbiani, che adotta una
rivoluzione nello schieramento di partenza rispetto alle partite precedenti,
adoperando cinque cambi: Deli, Quaini, Sarao,
Quaini e Bocic.
Serviva
una risposta, un cambio di passo deciso, rispetto alla prova opaca di Monopoli.
Più
incisività nella manovra, gestione del possesso palla con la capacità di
sfruttare le ripartenze per poi finalizzarle e una buona fase di interdizione, erano
le linee guida della missione.
In
parte i rossazzurri hanno messo in pratica la strategia, ma hanno faticato a
trovare i varchi giusti, sfruttando poco la manovra in verticale, prediligendo
quella in ampiezza che glia avversari sono riusciti a contenere.
Primo
tempo giocato su ritmi accettabili, con le due squadre che si studiano
lungamente ma non si sbilanciano. Foggia compatto a centrocampo in fase di
contenimento. Più aggressivo il Catania, ma pochi i palloni a disposizione
delle punte.
Solo
una conclusione intorno al 15’ di Rocca, servito da Castellini, chiama
all’intervento l’estremo foggiano Nobile che devia in angolo il tiro al volo del
centrocampista etneo, poco.
In
avvio di ripresa sono i satanelli a gestire meglio il gioco e a proporsi con
una conclusione di Dinoia che sfiora l’incrocio dei pali. Gli uomini di Cudini
insistono e si fanno vedere dalle parti di Bethers – subentrato all’infortunato
Livieri – il giovane portiere etneo si fa trovare pronto sul tentativo di
Marino.
Per
cambiare l’inerzia della sfida i due tecnici si affidano alla girandola delle
sostituzioni. Tabbiani prova a dare maggiore consistenza alla manovra offensiva
dei suoi e non dare troppi punti di riferimento agli avversari. Cudini opera
alcuni cambi
tattici
forzati per sostituire due infortunati.
Il Catania spinge con maggiore verve lungo le
fasce e al 66’ trova il modo di minacciare seriamente la porta pugliese con una
splendida conclusione di Chiricò che centra la parte bassa della traversa a
Nobile battuto. In tribuna, e non solo, si impreca alla sfortuna, è il quinto
legno colpito dall’inizio di stagione, e questa conclusione avrebbe meritato
altro esito, hanno pensato in molti, perché magari avrebbe cambiato la storia
di questa partita.
Ed
invece succede che proprio nel momento di maggiore pressione dei rossazzurri
sono i satanelli a passare a seguito di una azione che si sviluppa dalla destra
la palla arriva poi a Marino che da fuori calcio un preciso rasoterra che batte
Bethers per il gol dello 0-1.
Il
Catania cerca la reazione rabbiosa e sfiora la rete all’81’con Chiricò che però
spreca malamente sotto rete.
Il
numero 32 cerca riscatto all’83’ con una pennellata su calcio piazzato dal
limite, un pallone indirizzato sotto il set sinistro che Nobile intercetta e
spedisce in angolo.
All'87'
ancora l’esterno offensivo rossazzurro calcia verso la porta di nobile che
questa volta respinge goffamente il pallone, sulla corta respinta si fionda De
Luca, tutto vano però per una posizione di fuorigioco dello stesso numero 7.
Sei
i minuti di recupero concessi e utili al Catania per provare a riaprire il
match. Al 93’ ci prova Castellini con una staffilata dalla distanza che si
perde di poco a lato.
L’ultima
fiammata è ancora di Chiricò, che ha un conto in sospeso con Nobile, ma anche
questa volta l’estremo difensivo foggiano respinge con i pugni la conclusione
dell’esterno offensivo etneo.
A chiudere la partita ci pensa invece Tonin
che sfrutta un malinteso tra Curado e Bethers, per la punta rossonera è
semplice a quel punto depositare il pallone a porta vuota dello 0-2.
E’
l’ultimo atto di una partita che in casa Catania lascia amarezza e delusione al
contempo.
Adesso
c’è da guardare aventi, riordinare le idee e arrivare presto a quella identità
di squadra non ancora del tutto definita. Bisogna riprendere il cammino ed in
fretta, già domenica prossima la sfida di Caserta sarà un arduo banco di prova
per tutti.
TABELLINO
RETI:
Marino al 73', Tonin al 95'
CATANIA
(4-3-3): Livieri
(dal 46' Bethers); Castellini, Quaini, Curado, Mazzotta; Rocca, Ladinetti (dal
77' De Luca), Deli (dal 54' Zammarini); Chiricò (dal 54' Di Carmine), Sarao,
Bocic (dal 65' Marsura).
In
panchina: Bethers, Bouah, Silvestri, Lorenzini, Zammarini, Maffei, De Luca, Di
Carmine, Marsura.
All.:
Tabbiani .
FOGGIA
(4-3-2-1):Nobile;
Garattoni (dal 57' Antonacci), Marzupio (dal 62'Papazov), Carillo, Salines;
Martini, Marino (dal 74' Vezzoni), Di Noia; Peralta (dal 74' Iddrissou),
Embalo (dal 74' Schenetti); Tonin.
In
panchina: De Simone, Domingo, Vacca, Schenetti, Pazienza, Antonacci, Agnelli,
Fiorini, Papazov, Rossi, Vezzoni, Iddrissou
All.:
Cudini
ARBITRO: Mario Perri di Roma 1
ASSISTENTI: Giorgio Ravera di Lodi e
Mattia Regattieri di Finale Emilia
IV
UFFICIALE: Luigi
Catanoso di Reggio Calabria
INDISPONIBILI: Rapisarda, Dubickas,
Rizzo e Chiarella
SQUALIFICATI: Zanellato (1)
AMMONITI:
Bocic (CAT), Carillo (FOG), Marzupio (FOG), Nobile (FOG), Schenetti (FOG).
ESPULSI:
RECUPERO:
3' p.t.; 6' s.t.
Foto: Catania FC
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