28 aprile 2025

Il Catania vede rosso in trasferta ed espugna anche il Viviani di Potenza, a chiusura di regular season: 1-2 il risultato finale

 Vittoria di grande prepotenza da parte dei rossazzurri, che prima del recupero riescono ad evitare il sesto posto per via del successo esterno del Benevento contro il Giugliano (prossimo avversario degli uomini di Toscano nel primo turno dei play-off).


Roberto Inglese e Alessandro Raimo, i matchwinner della partita (PH: Catania FC)

Un Catania motivato e carico, anche grazie al riposo di settimana scorsa per via dell’esclusione del Taranto, arriva all’ultima partita della regular season del Girone C di Serie C con la voglia di consolidare il quinto posto in classifica, insidiato da Benevento, Picerno e il Potenza, avversario di stasera dei rossazzurri nel match valido per la 38° giornata.

Gli uomini di Toscano arrivano al Viviani con una squadra pienamente recuperata dall’infermeria e con uno score invidiabile, specialmente in trasferta, dove ha fatto bottino pieno: non ultima, l’importante ma sofferta vittoria in casa contro la Cavese.

Dall’altra parte, i Leoni arrivano da una brutta sconfitta maturata in casa del Latina, raccogliendo nelle ultime cinque partite appena cinque punti, rallentando, di fatto, l’importante percorso stagionale (al di sopra delle aspettative societarie), ma assicurandosi al contempo un posto nei play-off.

Partendo dai padroni di casa, mister Pietro De Giorgio schiera il suo consueto 4-3-3: in porta l’ex Palermo Alastra; davanti a lui come centrali di difesa Verrengia e Bachini, con laterali Burgio sulla sinistra e Riggio a destra (chiamato a sostituire l’infortunato Novella); a centrocampo gioca in mediana il greco Siatounis, con mezz’ali Castorani ed Erradi; reparto avanzato con Petrungaro e Rosafio dietro l’unica punta il capocannoniere della Serie C con 18 gol, capitan Caturano.

Domenico Toscano risponde con il classico 3-4-2-1; confermati rispettivamente in porta e in difesa Dini e il trio composto da Celli, Di Gennaro e Ierardi; a centrocampo De Rose e Di Tacchio (rientrato dalla squalifica) e sulla fasce i soliti Anastasio e Raimo; in attacco Inglese viene supportato da Lunetta a sinistra e Jiménez a destra.

Prima dell’inizio della partita, viene ricordata con un minuto di silenzio la scomparsa di Papa Francesco.

Mimmo Toscano, allenatore dei rossazzurri (PH: Catania FC)

Primo tempo

Partita che inizia e con ritmi anche abbastanza vivaci, sia da una parte che dall’altra: la fisicità delle due squadre si rende sempre evidente, specialmente in mezzo al campo, grazie soprattutto a Siatounis da una parte e Di Tacchio dall’altra.

Dopo dieci di minuti sostanziale equilibrio, però, è il Catania a passare in vantaggio: al 13° minuto, infatti, in seguito ad un calcio d’angolo battuto da Anastasio, devia di testa Celli in mezzo a favorire il tiro al volo di Raimo che si piazza sotto la traversa e batte Alastra.

Gol meritato da parte del numero 19, il quale ha sempre dimostrato grande impegno per la causa rossazzurra; per lui arriva la prima rete stagionale ed esulta indicando il cielo, dedicandola al nonno recentemente scomparso Aldo Agroppi.

Il potente tiro di sinistro di Raimo che beffa Alastra (PH: Catania FC)

Non molla, però, il Potenza, che al 34′ minuto si rende pericolosissimo con un potente mancino da parte di Siatounis da circa 25 metri, ma è bravo nell’occasione Dini a smanacciare fuori.

Grande intensità da parte dei rossoblu, che alzano parecchio il baricentro, costringendo gli etnei a rimanere schiacciati, specialmente nell propria area di rigore. Molto pericolose soprattutte le due ali d’attacco Petrungaro e Rosafio, sempre pronti ad impensierire la difesa rossazzurra con i loro tagli al centro cercando di portarsi il pallone sul loro piede più educato.

Proprio lo stesso numero 30, al minuto 43, prova un lancio dal vertice sinistro verso il centro area, dove si avventa Caturano, che con un colpo di testa disegna un arcobaleno, ma che per poco non sfiora il palo alla sinstra di Dini.

Si chiude, quindi il primo tempo, col momentaneo vantaggio etneo all’insegna dell’equilibrio, sebbene il risultato vada a favore del Catania.

Secondo tempo

Nella ripresa è il Potenza ad avere il pallino del gioco, prima con Erradi al 52′ con un tiro di sinistro deviato dalla difesa del Catania, e poi al 54′ con un Petrungaro, che scambia bene Caturano. Il classe 2000, arrivato, a gennaio dal Messina, insiste, si scatena e sfiora, con una sua incursione partendo dalla fascia sinistra ed entra quasi in maniera indisturbata, il gol del pareggio.

Il suo desiderio di far male, però, ripagherà: al 66′ minuto, proprio da un suo cross dal vertice sinistro verso l’area di rigore, ma soprattutto grazie alla deviazione di De Rose, che libera involontariamente Castorani, il quale si inserisce e beffa Dini sul secondo palo.

Meritato il pareggio degli uomini di casa, destabilizzando quello che è l’entusiasmo del Catania, che corre subito ai ripari, cercando di riportare la partita sui suoi binari; mister Toscano, infatti, opera una tripla sostituzione al minuto 73 con gli ingressi di Sturaro, Dalmonte e Stoppa, volti a dare nuova linfa tra centrocampo e attacco.

Cambi che si riveleranno fondamentali, sia in fase offensiva che difensiva: dapprima il numero 77, che ha prelevato sulla fascia destra Raimo, dando nuova vivacità in quella zona, ma sarà soprattutto l’ex Juve a rendersi protagonista di un intervento super dopo un calcio di punizione in area di rigore dalla destra, dove Verrengia rimane solo a porta libera, non inquadra perfettamente la porta. Il numero 8 salva un gol praticamente già fatto.

L’azione del gol di Inglese (PH: Catania FC)

La paura di subire il gol della rimonta lucana si è tramutata, però, in un andare all’arrembaggio da parte degli undici di Toscano: colui che ci crede più di tutti è Inglese, il quale dapprima all’87° prova un tiro al volo molto interessante, ma che finisce di poco alto sopra la traversa.

Ma lo stesso numero 9, con la giusta pazienza, riesce a trovare il bandolo della matassa, un minuto prima della concessione del recupero: sulla fascia destra Dalmonte risulta essere inarrestabile, portandosi verso la trequarti del Potenza e, con un passaggio di scavetto, favorisce l’inserimento in area del bomber ex Parma, il quale colpisce di testa e disegna una traiettoria su cui Alastra può fare ben poco.

È il gol che vale il definitivo 2-1 per gli etnei, oltre che il quinto posto in classifica, nonostante la vittoria del Benevento sul campo del Giugliano.

Importante quest’ennesima vittoria fuori dalle mura del Massimino da parte del Catania, che dimostra, inoltre, di saper soffrire quando ce n’è davvero di bisogno.

Si chiude quindi la regular season nel Girone C, ma vengono delineati i verdetti finali: col quinto posto, infatti, il Catania si giocherà le sue carte per un posto in Serie B partendo già da domenica prossima, nella prima delle due sfide contro il Giugliano.

Curiosità: il Catania non vince una partita in casa dal 26 gennaio, proprio contro lo stesso Giugliano; chiamalo, se vuoi, destino…

(PH: Catania FC)

Tabellino

Potenza(4-3-3): 22 Alastra; 66 Burgio, 26 Verrengia, 29 Bachini, 6 Riggio; 8 Castorani (dall’88’ Ghisolfi), 31 Siatounis, 27 Erradi (dal 70′ L. Felippe); 30 Petrungaro (dall’82’ Mazzeo), 9 Caturano (dall’82’ Selleri), 94 Rosafio (dal 70′ D’Auria); A disposizione: 98 Cucchietti, 33 Galiano, 4 Ferro, 14 Milesi, 16 Valisena, 19 Sciacca, 23 Rillo

Catania (3-4-2-1): 57 Dini; 3 Celli (dal 73′ Dalmonte), 15 Di Gennaro, 68 Ierardi; 33 Anastasio (dal 63′ Allegretto), 7 Di Tacchio, 6 De Rose (dal 72′ Sturaro), 19 Raimo; 23 Lunetta (dal 73′ Stoppa), 10 Jiménez (dal 45′ Frisenna); 9 Inglese. A disposizione: 13 Farroni, 5 Del Fabro, 11 De Paoli, 24 Gega, 32 Montalto, 44 Guglielmotti

Marcatori: 13′ Raimo, 90′ Inglese (Catania).

Arbitro: Antonio Di Reda (sez. Molfetta)

Assistenti: Emanuele Spagnolo (sez. Reggio Emilia), Andrea Mastrosimone (sez. Rimini)

Quarto ufficiale: Riccardo Tropiano (sez. Bari)

Ammoniti: 90+4 Riggio, 90+5 Ghisolfi (Potenza); 58′ Dini, 63′ Di Tacchio, 84′ Sturaro (Catania)

Espulsi: –

Recupero: 2′ (1T), 5′ (2T)

Nessun commento:

Posta un commento