Finale amaro per il Catania che incassa una sconfitta pesante che complica il cammino nei playoff. Partita bloccata per lunghi tratti, un paio di buone occasioni create. Nella ripresa il portiere ospite Plizzari nega il gol a Di Tacchio. Nel finale l’episodio che decide la gara, la rete sull’unica vera conclusione degli abruzzesi, abili a sfruttare una indecisione difensiva degli etnei. Adesso per passare il turno al Catania servirà l’impresa. Mercoledì prossimo all’ ”Adriatico” i rossazzurri dovranno vincere con due reti di scarto.

Si inceppa il cammino del Catania nei playoff. Davanti a 19 mila spettatori, accorsi al Massimino, i rossazzurri hanno subito una sconfitta amara contro il Pescara, perdendo 0-1 il match d’andata valido per il primo turno nazionale dei Playoff di Serie C.
Dopo un incontro tirato, a decidere la sfida è stata la rete di Davide Merola all’86’ che, con un guizzo letale, ha gelato i tifosi etnei e regalato ai suoi., nell’ottica del doppio confronto, una chances in più di qualificazione al turno successivo
Cocente la delusione per gli uomini di Mimmo Toscano, che avevano approcciato la gara con determinazione e personalità tenendo il pallino del gioco, ma concretizzando poco, nella prima frazione di gara.
Nella ripresa la spinta etnea perde di incisività, e nemmeno i cambi apportano quel plus di energie necessarie a scardinare la fitta maglia difensiva abruzzese.
Eppure le occasioni per passare il Catania le aveva costruite, con Inglese e Di Tacchio, ma senza incidere.
La legge dello sport spesso è spietata, e quando nel finale Toscano si gioca il tutto per tutto in chiave offensiva, arriva la doccia fredda che penalizza i rossazzurri che subiscono il colpo del ko sull’unico vero tiro in porta prodotto dagli ospiti.
Adesso, tra tre giorni, a Pescara servirà l’impresa. Il Catania cercherà di ribaltare il risultato, ma per ottenere la qualificazione dovrà vincere con due gol di scarto.

LA PARTITA
Da brividi l’atmosfera che il “Massimino” regala per un appuntamento importante in chiave playoff. Stadio pieno e coreografie che ammantano i 19 mila presenti. La sfida col Pescara è di quelle allettanti, ma insidiose allo stesso tempo. Si gioca al meglio del doppio confronto per il primo turno nazionale dei Playoff di Serie C.
In campo, l’una di fronte all’altra, due squadre ricche di ambizioni e blasone che puntano in alto.
Il Catania gioca tra le mura amiche il primo confronto, per effetto del peggior posizionamento ottenuto in campionato, rispetto agli abruzzesi che, quindi, alla fine dei 180 minuti, possono avvalersi del vantaggio di giocare su due risultati su tre.
Toscano non cambia nulla nell’assetto tattico schierato mercoledì scorso contro il Potenza.
Nel 3-4-2-1 c’è sempre Dini a difesa dei pali; Ierardi, Di Gennaro e Celli aformare la linea difensiva; Anastasio e Raimo sono gli esterni di centrocampo con Quaini e Di Tacchio in mediana; la trequarti è affidata al duo Jimenez e Stoppa a supporto di Inglese, punta centrale.
Nel 4-3-2-1 di Baldini conferme per tutti i titolari: Plizzari è il terminale difensivo del reparto completato dai quattro centrali Pierozzi, Brosco , Pellacani e Moruzzi;
in mediana agiscono Valzania, Squizzato e Dagasso; in avanti Merola e Bentivegna giocano qualche metro dietro Ferraris.
Parte bene il Catania che aggredisce subito l’area avversaria ottenendo un calcio d’angolo. Al 2’ il primo tiro verso la porta abruzzese lo scaglia, dalla distanza, Stoppa; conclusione alta sulla traversa.
Poi Anastasio, due minuti dopo, ci tenta con un diagonale che non trova il bersaglio.
Rispondono i delfini con una girata di Merola che Di Gennaro devia in angolo.
Buon ritmo imposto dagli etnei che tentano, ancora da fuori, una conclusione con Di Tacchio chesi perde a lato.
Al 9’ sono gli ospiti a proporsi con un tentativo di Bentivegna, nessun problema per Dini.
Con personalità il Catania cerca la profondità con una veloce ripartenza al 37’ dopo un errore in fase di disimpegno di Squizzato, palla intercettata da Jimenez che dalla sinistra lascia partire un diagonale che si perde di poco a lato.
Al 26’ il Catania tenta la ripartenza veloce con Stoppa che tenta la fuga solitaria lungo la fascia di sestra: trattenuta plateale di Dagasso e primo cartellino giallo della partita.
Insistono i rossazzurri che al 39’ con Inglese in versione assist-man, palla per l’accorrente Stoppa, pronto a calciare al volo con Plizzari che blocca in tuffo.
Al 42′ cross di Inglese per la testa di Di Tacciho, conclusione di poco alta sopra la traversa.
Dopo un minuto di recupero il signor Zanotti di Rimini manda tutti negli spogliatoi.

Subito tre novità in avvio di ripresa, due per gli etnei ed una per gli abruzzesi. Toscano inserisce Sturaro e Dalmonte per Quaini e Jimenez. Nel Pescara fuori Valzania e dentro Meazzi.
Prova a manovrare il Catania ma la prima insidia la portano gli ospiti con Moruzzi che, sulla sua conclusione, chiama all’intervento sicuro Dini.
Partita nervosa e spezzettata che porta alla prima ammonizione della gara. Al 48’ scatta il giallo per Ierardi, autore del fallo su Bentivegna. Certellino pesante per il difensore etneo che salterà la gara di ritorno in quanto diffidato.
Nei primi dieci minuti prende più campo il Pescara, che sfrutta qualche ripartenza e conquista anche alcuni calci di punizione, utili agli abruzzesi per avanzare il proprio baricentro e smorzare la manovra offensiva degli etnei.
I rossazzurri soffrono e rimediano il secondo cartellino giallo, sventolato a Celli per un fallo su Merola.
Al 54’ i delfini si fanno pericolosi in area: Ferraris tenta la conclusione, provvidenziale l’anticipo di Di Gennaro che mette in angolo.
Un minuto dopo Sturaro interviene su Meazzi, fallosamente per il signor Zanotti che lo ammonisce. Il numero 8 rossazzurro, anche lui in diffida, salterà il match di ritorno.
Sostituzione al 56’ nel Pescara; viene richiamato Bentivegna, al suo posto entra Cangiano.
Al 58’ buona chances per il Catania su calcio di punizione; traversone dritto per dritto battuto di Stoppa che trova in aria Inglese che tenta la deviazione aerea di sinistro, ma la conclusione si perde alta sulla traversa.
Ancora un cambio per Toscano che mette dentro Gugliemotti e richiama Raimo.
Dopo oltre un’ora di gioco i ritmi scendono, le squadre si allungano, si aprono spazi in ripartenza che però il Catania non riesce a sfruttare.
Occasione importante per i rossazzurri al 70’ sugli sviluppi di un calcio di punizione; il cross dalla destra di Stoppa è preciso per Di Tacchio che dal vertice sinistro calcia al volo, tiro forte che trova la deviazione decisiva di Plizzari col pallone che per un attimo rimane a due passi dalla porta, prima di essere messo in angolo da un difensore bianco blu.
Il Catania sembra aver ritrovato verve e carica nervosa in questa fase col Pescara
in difficoltà sulle palle inattive create dagli etnei.
Al 76’ ammonizione per Brosco per un intervento irregolare su Di Tacchio: anche il capitano del Pescara, diffidato, saltare la gara di ritorno.
Al 79’ quarto cambio nel Catania: fuori Stoppa, dentro De Paoli.
Cambia anche Baldini che sostituisce Pierozzi con Letizia.
Tre minuti dopo Toscano decide l’ultimo avvicendamento della partita nel tentativo di implementare la spinta offensiva e giocarsi il tutto per tutto. Dentro Montalto per Celli, questa la scelta, con conseguente arretramento sulla linea difensiva di Anastasio.
Passa poco ma è il Pescara a colpire su un azione in ripartenza avviata da Ferraris, lungolinea per Squizzato che con un tocco lancia in verticale Merola, bravo ad eludere la guardia di Anastasio, scattare sulla linea del fuorigioco e battere Dini con una conclusione a pallonetto morbida per lo 0-1!
Rete convalidata dopo un breve consulto del VAR.
Baldini cambia Merola con Tonin.
Con le forze residue e la spinta dei tifosi il Catania cerca la reazione.
Il gol subito taglia le gambe ai rossazzurri che nei 5’ di recupero, perdono smalto e convinzione. L’ultimo tentativo è di Inglese che tenta prova una conclusione , intercettata da una presa volante di Plizzari dopo un rimpallo.
Finisce qui, con tanta amarezza e qualche riflessione sulla gestione de cambi, che questa volta non hanno inciso.
Ora, per continuare il cammino nei playoff, i rossazzurri dovranno vincere con almeno due gol di scarto nella gara di ritorno di mercoledì a Pescara.

TABELLINO
CATANIA F.C. (3-4-2-1) – Dini, Ierardi, Di Gennaro, Celli (dal 38°s.t. Montalto), Raimo (dal 17°s.t. Guglielmotti), Quaini (dal 1°s.t. Sturaro), Di Tacchio (k), Anastasio, Jimenéz (dal 1°s.t. Dalmonte), Stoppa (dal 34°s.t. De Paoli), Inglese.
A disposizione: Bethers, Farroni, Butano, Del Fabro, Allegretto, De Rose, Frisenna, Forti.
Allenatore: Mimmo Toscano.
PESCARA (4-3-3) – Plizzari, Pierozzi (dal 34°s.t. Letizia), Brosco (k), Pellacani, Moruzzi, Valzania (dal 1°s.t. Meazzi), Squizzato, Dagasso, Merola (dal 46°s.t. Tonin), Ferraris, Bentivegna (dal 12°s.t. Cangiano).
A disposizione: Saio, Profeta, Staver, Lancini, Crialase, Kraja, Lonardi, De Marco, Saccomanni, Alberti, Arena.
Allenatore: Silvio Baldini.
Arbitro: Andrea Zanotti di Rimini.
Assistenti: Glauco Zanellati (Seregno) e Gilberto Laghezza (Mestre).
Quarto ufficiale: Gianluca Grasso (Ariano Irpino).
VAR: Luigi Nasca (Bari).
AVAR: Dario Di Francesco (Ostia Lido).
Reti: 41° s.t. Merola (PE).
Ammoniti: Dagasso (PE); Ierardi (CT); Celli (CT); Sturaro (CT); Brosco (PE); Toscano (allenatore CT).
Nessun commento:
Posta un commento