E' stata la vittoria della volontà,della determinazione,dell'abnegazione.
Una vittoria sofferta,forse non meritata,ma bella,bellissima perché sudata.
Questo è quello che il Catania,nella sua corsa verso la salvezza,doveva fare e ha fatto,dando seguito a quanto di buono,giocatori e tecnico, erano stati in grado di compiere nelle scorse settimane.
Il successo ottenuto contro una squadra di assoluto livello come la Fiorentina,- non scopriamo certo l'acqua calda se affermo ciò,- dà il senso di crescita e di maturità, raggiunta dalla squadra di Mihajlovic che, in questo ampio scorcio di campionato, non ha solo mostrato di avere le qualità e la forza per lottare al fine di ottenere la salvezza,ma ha certamente dimostrato di meritarla.
Numeri alla mano,per rendimento e risultati, Il Catania nel girone di ritorno è tra le migliori tre formazioni che hanno totalizzato il maggior numero di punti,è questo qualcosa vorrà dire.
Tornando al match con la Fiorentina c'è da evidenziare come sia stato sfatato, dopo 44 anni,il "tabù viola" che va ad arricchire,per ora, il palmares di risultati prestigiosi ottenuti in questa stagione.
Se parliamo di cifre dobbiamo necessariamente celebrare il gol numero 30 segnato con la maglia rossazzurra da Peppe Mascara, da stasera è per la storia,il miglior realizzatore di sempre in casa Catania.
Il capitano supera così il grande ed indimenticato Memo Prenna che per lungo tempo è stato, con 29 gol,il cannoniere principe.
La partita:
Partenza sparata dei rossazzurri che dopo appena 65 secondi trovano la combinazione vincente. Ricchiuti avvia l'azione,Izco la finalizza e Mascara realizza il gol partita che vale "oro",colpo di testa vincente sotto porta anticipando De Silvestri.
Il match decolla subito,merito del Catania,ma la Fiorentina colpita a freddo, non ci sta e comincia a macinare gioco costringendo i rossazzurri ad un prudente arretramento del raggio d'azione.
Gli etnei coprono bene ogni metro di campo anche con l'apporto di centrocampisti ed attaccanti, efficaci nel raddoppio di marcature.
Un sacrificio necessario per non prestare gratuitamente il fianco alle sfuriate viola
Fiorentina pericolosa in un paio di circostanze con Jovetic,conclusione imprecisa,poi Santana e Kroldrup che si fa ipnotizzare dall'ottimo Andujar sulla linea di porta.
Ci prova anche Montolivo, che fa tutto bene nell'area etnea,ma conclude a lato.
Nella ripresa è ancora la Fiorentina a cercare la via del gol, ma il Catania è più incisivo e Mascara ci tenta ancora con un tiro dal limite deviato in angolo,poi Martinez innesca Maxi Lopez,la conclusione dell'argentino però è debole e per Frey non ci sono problemi.
I viola tornano a farsi pericolosi,ma col passare dei minuti l'intensità cala.
Ci tenta Gobbi che da buona posizione calcia a lato,ci prova anche Gilardino,girata senza successo.
Brivido per il Catania su colpo di testa di Babacar, appena entrato, che si perde di poco a lato.
Insidiosa anche la conclusione da fuori di Augustyn che costringe all'intervento l'estremo viola.
Mascara concede qualcosa allo spettacolo,tenta una conclusione da quaranta metri ma senza fortuna.
C'è da soffrire sino all'ultimo, decisivo l'intervento di Andujar su botta dal limite di Jovetic,che salva il risultato.
Finisce 1-0.
Il Catania guadagna tre punti fondamentali in classifica portandosi a quota 35 e ipotecando di fatto la salvezza.
La Fiorentina esce sconfitta dal Massimino, ma ha mostrato carattere e buona condizione per poter puntare in alto,anche se il sogno Champions a guardare la classifica adesso è più lontano.
Dra –Salvo Russo
www.domrossazzurra.altervista.org
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