lunedì 18 dicembre 2023

Catania abulico nel silenzio del Massimino. Il Sorrento pesca il jolly.

 Atmosfera surreale al Massimino senza pubblico sugli spalti. I rossazzurri spuntati e poco incisivi, cedono l’intera posta in palio ai campani. Decide la rete di De Francesco che determina il secondo stop consecutivo degli etnei.

di Salvatore Russo - Foto: Catania FC


Porte chiuse al Massimino. Niente pubblico sugli spalti, per il divieto imposto dalle autorità competenti, dopo gli incidenti accaduti all’esterno dello stadio nel mercoledì di Coppa contro il Pescara, e niente gol, nella sfida valida per la diciottesima giornata di campionato contro il Sorrento. I campani, invece, con un unico tiro in porta dalla distanza, pescano il jolly e portano a casa l’intera posta in palio.

Questa, in sintesi, l’analisi del match che ha fatto riemergere limiti strutturali e caratteriali di una squadra che fatica a trovare continuità ed equilibrio.

L’altalena di risultati e prestazioni disegnano un quadro a tinte sbiadite e segnano un percorso accidentato e deludente alla fine del girone di andata.

I rossazzurri subiscono la seconda sconfitta consecutiva in campionato, dopo Messina, l’ottava della stagione, la quarta al “Massimino” , dove non vincono da un mese.

Dopo il convincente successo ottenuto in Coppa Italia contro il Pescara, che è valso  il raggiungimento della semifinale, era lecito aspettarsi una prova di spessore, che consolidasse quanto di positivo  espresso nella gara di mercoledì.

Invece gli uomini di Lucarelli, al cospetto del Sorrento, discreta compagine di categoria, sono incappati in un’altra serata no, caratterizzata da una sterilità offensiva, e questo al momento è il problema, che come evidenziato dallo stesso allenatore livornese , determina  una pressione agli altri reparti, mettendoli nelle condizioni di non poter sbagliare. 

A complicare il quadro le troppe assenze per infortuni e una tenuta atletica non al top per via dei troppi impegni consecutivi. Non una giustificazione, ma una considerazione che, alla lunga, rischia di pesare sul rendimento della squadra.

Volontà ed impegno non si discutono, ma debbono essere supportate da una buona dose di cinismo e determinazione agonistica che spesso latitano, come accaduto contro i campani, dopo il gol subito.

L’episodio che ha determinato l’esito del match è giunto, inaspettatamente, a chiusura di primo tempo, su una conclusione dalla distanza di De Francesco, libero  di calciare un pallone che non ha lasciato scampo a Bethers, quando gli etnei stavano producendo una pressione costante, anche se poco fluida, dopo un avvio di gara promettente con un paio di incursioni e conclusioni in area ospite, a cui è mancato il guizzo decisivo.

Nella ripresa Lucarelli ridisegna la squadra con alcune variazioni tattiche e l’inserimento di forze fresche in avanti nel tentativo di riaprire i giochi.

I minuti scorrono, le idee si appannano e il forcing finale dei rossazzurri si infrange nelle maglie attente della difesa sorrentina che porta a casa punti  pesanti.

Alla fine nel silenzio assordante del “Massimino”  qualche momento di tensione in campo smaschera la delusione dei giocatori etnei per una sconfitta che complica tutto.

Sabato prossimo in programma l’ultima giornata del girone d’andata , i rossazzurri affronteranno la difficile trasferta di Benevento forse con un pizzico di rimpianto.


La partita

Clima surreale, per l’assenza di pubblico al ”Massimino”.

Lucarelli schiera il 4-3-2-1: Bethers a difesa dei pali; con Rapisarda, Curado, Lorenzini e Castellini a formare il reparto difensivo; in mezzo al campo Quaini e Zammarini, linea mediana a tre con  Chiricò, Rocca e Marsura a supporto di De Luca punta centrale.  

4-3-3 invece per Maiuri: in porta Del Sorbo; linea difensiva composta da Todisco, Blondett, Fusco e Loreto. A centrocampo Cuccurullo, De Francesco, e La Monica. Badje, Ravasio e Vitale a formare il tridente offensivo.

Parte bene il Catania con un paio di conclusioni fuori misura di Chiricò.

Al 13’ la prima grande occasione per i rossazzurri: traversone in area su calcio piazzato di Chiricò per la testa di Castellini, conclusione sotto misura che sorvola la traversa.

Al 21’ ci prova Lorenzini,sempre di testa, alto anche stavolta.

Al 31’ prima conclusione dei rosso neri con La Monica, nessun  problema per Bethers.

Un minuto dopo Vitale sfrutta un errore di impostazione di Curado, il suo tiro si perde oltre la traversa.

Al 34’ Catania vicinissimo al gol: Marsura dalla sinistra mette al centro un traversone,colpo di testa in corsa di Rocca a due passi da Del Sorbo che respinge d’istinto.

Al 42’ passano gli ospiti: De Francesco raccoglie un pallone in uscita dall’area etnea e da oltre venti metri lascia partire una conclusione forte e precisa che si insacca alla destra di Bethers,incerto nell’occasione.

Il primo tempo si chiude con gli  ospiti in vantaggio 0-1.


Ripresa

Al 48’ dall’angolo Rapisarda di testa chiama all’intervento facile Del Sorbo.

Insiste il Catania con Marsura, tentativo respinto dalla difesa campana, la palla giunge a Quaini che tenta da buona posizione , tiro svirgolato.

Al 57’ si vede il Sorrento con un tiro cross di Badje, pronto l’intervento di Bethers.

Al 62’ è il Catania a sfiorare il gol: uscita errata di Del Sorbo su un traversone alto, la palla rimane nell’area di porta ma De Luca non riesce a trovare la deviazione vincente.

Al 63’ è Rapisarda ad offrire un assist interessante a Rocca che sotto misura di testa manca il bersaglio.

Primi cambi in casa Catania: fuori Quaini e Marsura, dentro Chiarella e Dubickas.

Sull’altro versante mister Maiuri richiama La Monica e Vitale per Colombini e Messori.

C’è spazio per un tentativo di Chiricò che mette in area campana un tiro cross basso che non trova però maglie rossazzurre per la deviazione.

Ancora cambi per Lucarelli:  dentro Zanellato e Bocic per Zammarini e De Luca.

Girandola di sostituzioni anche nel Sorrento:fuori Badje, dentro Martignago. Risponde Lucarelli che manda in campo un altro attaccante, Popovic, al posto di un difensore, Rapisarda.

All’88’ si rivede Chiricò, il suo sinistro viene deviato da un difensore campano e l’azione sfuma.

Progressivamente  la manovra offensiva etnea si spegne.

Al 90’ nel Sorrento, Bonavolontà e Vitiello sostituiscono Todisco e Cuccurullo.

Nei 5’ di recupero succede davvero poco, protagonisti solo i cartellini gialli per Popovic e Ravasio.

Il triplice fischio del signor Canci mette fine alle ostilità.



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