Nuovo passo indietro degli etnei che vanificano i progressi fatti registrare a Monopoli e che rischia di complicare la corsa verso i playoff. Il vantaggio su rigore di Inglese non è bastato a cambiare l’inerzia di una partita giocata sotto tono contro un avversario che ad inizio ripresa ha pareggiato i conti, sempre dal dischetto. I rossazzurri, abulici ed incapaci di reagire, nel finale hanno rischiato il tracollo. Delusi i tifosi che hanno sonoramente contestato squadra e dirigenza.
di Salvatore Russo - Foto: Catania FC

Un passo avanti ed uno indietro. Il Catania sembra vittima della sindrome del gambero, difficile da debellare. Un quadro clinico complesso che, ad ogni segnale di miglioramento e rinnovate speranze, cambia regredendo. E’ successo ancora una volta. Il pari interno contro la Casertana evidenzia l’involuzione della formazione etnea che, di fatto, annulla gli effetti benefici che erano arrivati dopo la convincente vittoria di Monopoli.
I rossazzurri erano chiamati a dar seguito ai progressi, in termini di prestazione e carattere, fatti emergere nella trasferta pugliese, invece sono incappati in una prova sofferta, deludente sotto tutti gli aspetti.
Il rigore trasformato da Inglese, dopo mezz’ora di partita, sembrava la giusta chiave per rompere l’equilibrio di una gara che fino a quel momento era stata avara di spunti.
Poco gioco, poche idee, ancor meno le occasioni da rete create, hanno fatto emergere le solite lacune, al cospetto di un avversario giunto ai piedi dell’Etna con l’obbiettivo di ottenere punti preziosi nella corsa alla salvezza.
Ad inizio ripresa, un Catania sconnesso subisce il ritorno dei falchetti campani, che riaprono la partita sempre su calcio di rigore.
Il pari subito annebbia i rossazzurri che non riescono a reagire e lasciano campo, pericolosamente, alle fiammate dei casertani, vicinissimi ad una clamorosa rimonta in pieno extra time.
Al fischio finale prende corpo la contestazione dei tifosi etnei nei confronti di giocatori e dirigenti, in tribuna c’erano Ross ed il fratello Paul Pelligra. L’ennesimo segnale di una piazza delusa ed amareggiata per l’ulteriore occasione di rilancio persa.

La Partita
Al Massimino si affrontano Catania e Casertana, sfida valida per la 27^ giornata del Girone C della Serie C. Match che mette a confronto due formazioni con obiettivi ed esigenze di classifica contrapposte. I rossazzurri, rilanciati in zona playoff dopo la vittoria di Monopoli, vanno in cerca di conferme. Impegnati nella corsa salvezza, i campani non vogliono recitare il ruolo di sparring partner.
Sulla panchina del Catania siede il secondo Michele Napoli, vista la squalifica di Mimmo Toscano, che si accomoda in tribuna.
Una sola novità in formazione, rispetto all’undici titolare schierato in Puglia, ovvero, Celli al posto dell’indisponibile Anastasio come laterale sinistro. Per il resto nel 3-4-1-2 a difesa dei pali c’è Dini, con Ierardi, Del Fabro e Allegretto a completare il reparto difensivo. A centrocampo, l’esterno di destra è Guglielmotti, con De Rose e Di Tacchio mediani. Sulla trequarti agisce Jimenez a supporto di Inglese e De Paoli, riferimenti avanzati.
Massimo Pavanel, tecnico dei rossoblù campani schiera il 4-3-3 affidando i guantoni a Zanellati. La linea difensiva a quattro è formata da Heinz, dall’ex Kontek, e completata da Gatti e Falasca. In mediana ci sono Llano, Collodei e Damian. In avanti spazio a Egharevba,Vano e Kallon.

In avvio di gara tutto il “Massimino” ricorda lo storico capo ultras del tifo rossazzurro Ciccio Famoso.
Partita che stenta a decollare, ritmi bassi, tanti duelli fisici in mezzo al campo.
Gli etnei non trovano spazi di manovra ampi nella fitta ragnatela difensiva campana.
La prima fiammata si concretizza al 15’ su un tentativo dalla distanza di Inglese che non inquadra lo specchio della porta avversaria.
Risponde la Casertana al 24’ con una botta da fuori di Collodei che Dini devia con qualche difficoltà, dopo uno strano rimpallo della sfera.
Al 31’ gli etnei vanno in profondità con una percussione sulla fascia destra di Guglielmotti, buono il traversone verso il centro dell’area avversaria per De Paoli, anticipato da Kontek che respinge. Sul prosieguo dell’azione Falasca cerca il controllo ma tocca di mano su pressione dello stesso Gugliemotti. Tocco netto e calcio di rigore decretato dal signor Ursini di Pescara.
Sul dischetto per la battuta va Inglese che trasforma. Calcio forte sotto la traversa, imparabile pe Zanellati, che vale l’1-0 per il Catania e il 12esimo centro stagionale per Bobby English.
Sembra la svolta di una partita che fin qui ha regalato poche emozioni.
Succede poco sino al 46’, e così dopo un 1’ di recupero si va al riposo.

In avvio di ripresa doppio cambio per la Casertana. Pavanel si affida a Carretta e Deli, altro ex della partita, per dare maggiore incisività ai suoi e richiama in panchina Kallon e Falasca.
Campani subito pericolosi al 49’, palla in profondità per Vano, il centro boa vince il contrasto con Del Fabro e poi calcia, Dini è bravo ad opporsi e chiudere lo specchio della porta, la palla poi giunge a Llano che tenta il controllo, ma viene contrastato da Allegretto in modo energico. Per l’arbitro è calcio di rigore.
Carretta dal dischetto firma l’1-1 con un secco destro che non lascia scampo a Dini!
Ci si attende la reazione, anche nervosa degli etnei, che ci provano al 52’ su un azione manovrata avviata da Jimenez che serve in avanti De Paoli che prolunga per Inglese, ma l’azione non si finalizza.
Al 61’ gli etnei provano a sfondare dalla sinistra: Celli crossa al centro, Inglese fa la sponda di testa per De Paoli che appoggia fuori per De Rose, tiro pronto ma fuori misura per il capitano rossazzurro.
Un minuto dopo arrivano i primi cambi tra le fila del Catania: Raimo prende il posto di Celli. Nella Casertana, Vano lascia il posto a Bunino. Successivamente il tecnico etneo Napoli opera una doppia sostituzione: dentro Frisenna e Corallo per Jimenez e De Paoli.
A metà ripresa la manovra dei rossazzurri si affievolisce lasciando campo alle incursioni degli aquilotti campani che ne approfittano e al 69’ si rendono pericolosi con una velenosa conclusione rasoterra di Llano che Dini respinge a terra. Tutto fermo comunque per l’evidente posizione di fuorigioco di Egharevba, ma è un campanello d’allarme.
Ancora cambi nella Casertana: Bakayoko subentra a Egharevba.
Al 70’ Ierardi litiga col pallone in fase di uscita, Carretta come un falco intercetta il pallone e si lancia verso l’area, Ierardi recupera e chiude lo spazio di battuta all’attaccante campano.
Attivissimo Carretta nei panni di assist man per Llano, il tocco al centro viene deviato in angolo da Del Fabro.
Fiammata rossazzurra al 77’ su una rimessa laterale, effettuata da Guglielmotti, il pallone viaggia per Inglese che da posizione defilata tenta il tiro in diagonale al volo, bella l’intenzione ma il pallone finisce di poco alto.
Buon momento per il Catania che, sempre con Guglielmotti, trova la profondità a destra, palla indietro per Ierardi che tenta il lancio d’esterno, troppo profondo ed occasione che sfuma.
All’80esimo ultimi cambi in casa Catania con Luperini e Gega che subentrano a De Rose e Allegretto.
Nella Casertana, Pavanel opera gli ultimi cambi: Proia sostituisce Damian.
Brivido freddo per i rossazzurri al 91’, nel primo dei 4 minuti di recupero, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo il neo entrato Proia gira di testa verso la porta di Dini, prodigioso l’intervento del portiere etneo che respinge e salva il risultato , evitando il peggio.
Finisce qui. Un 1-1 che non fa bene né alla classifica né al morale della squadra rossazzurra che deve, nuovamente, rimettersi in discussione.

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