02 marzo 2025

Solo un pari tra i fischi per il Catania: Contro il Foggia al Massimino finisce 1-1

Rossazzurri in emergenza per le troppe assenze. Prestazione in salita per gli etnei che dopo il vantaggio pugliese di Sarr reagiscono e pareggiano con Anastasio. Risultato che serve a poco e  delude i tifosi che a fine gara contestano squadra e dirigenza.

di Salvatore Russo - Foto: Catania FC

In piena emergenza, con un organico ridotto da infortuni e squalifiche, il Catania fatica. Va sotto e poi rimonta contro il Foggia, dopo una prestazione confusa.

Nessun passo avanti, ma ancora un risultato deludente, davanti a poco più di 12mila spettatori che alla fine hanno espresso il proprio malumore contro tutti.

Ci si aspettava qualcosa in più, inutile negarlo, ma oggi forse, raggiungere l’obbiettivo non era semplice.

Toscano è ancora una volta costretto a far di necessità virtù per schierare in campo l’undici titolare. Privo di nove elementi, il tecnico riossazzurro deve rinunciare anche ai febbricitanti Montalto e De Paoli e lanciare nella mischia, tra gli altri, i giovani Corallo e Frisenna. L’attaccante fa coppia con Luperini , mentre il centrale affianca De Rose a centrocampo. Si rivede Di Gennaro al centro della difesa dopo tre mesi di stop forzato. A completare il reparto Del Fabro ed Allegretto a protezione di Dini, confermato a difesa dei pali. Al rientro anche Anastasio, sulla fascia sinistra con Raimo adattato a destra e Jimenez sulla trequarti a comporre il 3-4-2-1.

Zauri, tecnico dei satanelli, deve rinunciare al bomber Emmausso, al suo posto il giovane Sarr, con Zunno ed Orlando a definire il fronte offensivo. Per il resto  nel 4-3-3 rossonero, De Lucia va in porta, Silvestro, Salines, Dutu e Vezzoni, formano la linea di difesa. In mezzo al campo agiscono Tascone, Da Riva e Gala.

La partita

Si gioca al “Massimino”  la sfida valida per la 29^ giornata del Girone C della Serie C, tra Catania e Foggia. Clima invernale, che sembra rispecchiare l’umore dei tifosi rossazzurri, delusi dalle ultime prestazioni della squadra ed in aperta contestazione con la dirigenza. Mancano il solito colore e calore del tifo organizzato, in calo anche le presenze sugli spalti. Segnale evidente di una scollatura che si protrae da qualche tempo.

Settore ospite vuoto, non ci sono sostenitori del Foggia, ma quattro striscioni che ricordano le vittime del tragico incidente stradale  dello scorso ottobre, costato la vita a  quattro giovani tifosi foggiani.

In curva nord anche lo striscione dedicato alla memoria di Smeraldina, giovanissima tifosa del Catania, venuta a mancare dieci anni fa.

Prime fasi dell’incontro caratterizzate da un sostanziale equilibrio. Poche le idee ed anche le emozioni.

Il primo tentativo è degli ospiti che al 7’ insidiano la porta etnea con una conclusione dalla distanza di Gala che chiama all’intervento Dini, bravo a distendersi e deviare in due tempi.

Rispondono i rossazzurri  una manciata di minuti dopo: Jimenez su punizione mette al centro, Del Fabro di testa colpisce, ma con poca incisività.

Fiammata pugliese al 13’ con Sarr che controlla, poi tenta la girata che si perde di poco a lato.

Insistono i satanelli con Orlando, diagonale insidioso che si spegne sul fondo.

I ritmi si abbassano, le squadre si arroccano e gli spazi di manovra si riducono dopo le battute iniziali.

Si accende il Catania al 28’ con Jimenez che entra dalla destra, pallone dietro per Corallo, la giovane punta etnea tenta la conclusione da buona posizione che si perde a lato, sul contrasto di Tascone. Tiro deviato, secondo i rossazzurri, che recriminano un calcio d’angolo, non concesso.

Ripartenza dei foggiani al 36’ su palla persa da Raimo sulla trequarti, Tascone lancia  Zunno che entra in area e conclude di sinistro, palla che sorvola la traversa.

Risponde il Catania al 40’, cross  di un attivo Anastasio per la testa di Corallo, conclusione debole e centrale, agguantata da De Lucia.

Il primo tempo non concede più nulla e si chiude dopo 2’ di recupero.

Ripresa

Nessuna variazione negli schieramenti in avvio del secondo tempo.

Parte meglio il Foggia, pericoloso subito con Tascone servito al centro dell’area etnea, il suo tentativo viene ribattuto da Frisenna, poi gioco fermo per un fallo ai danni di De Rose.

Satanelli in progressione offensiva con un tiro dal limite di Gala che si perde oltre la traversa.

Buon momento degli ospiti che trovano profondità e spazi nelle maglie etnee. Orlando lanciato a rete, supera del Fabro e poi calcia di destro, Dini chiude tutto e devia in anglo.

Primo avvicendamento nel Catania, Lunetta subentra a Corallo.

Al 60’ De Rose mette al centro un bel pallone, Lunetta cerca la deviazione di testa, ma manda alto.

Al 68’ gli ospiti vanno in vantaggio: azione avviata da Tascone che apre sulla destra per Orlando, cross radente al centro dell’area raccolto da Sarr che anticipa Dini e mette dentro.

Si susseguono i cambi: nel Catania Frisenna lascia il posto a Quaini. 

Nel Foggia, Touho prende il posto di Orlando.

Al 74’ incursione dalla destra di Touho che mette Zunno nelle condizioni di concludere, palla fuori di poco.

I rossazzurri cercano la reazione ed accelerano. Al 77’ De Rose lavora un buon pallone in area foggiana, poi crossa per l’inserimento di Anastasio che calcia al volo e non sbaglia firmando l’1-1 !

Zauri cambia e mette dentro Danzi e Kiyine al  posto di Da Riva e Gava. 

Toscano inserisce  D’Emilio e Gega per Allegretto e Luperini.

Il Catania tenta il forcing finale e si rende pericoloso all’89’: cross di Jimenez e tiro al volo di Anastasio deviato da Zunno. Proteste rossazzurre per un tocco di mani del numero 7 foggiano non ravvisato dall’arbitro.

Si giocherà ancora per 5 minuti. Ultima sostituzione per i pugliesi: Marzupio prende il posto di Zunno.

Finale vibrante col Catania che ci prova con Jimenez dal limite, il suo rasoterra e deviato corto da De Lucia, sulla ribattuta il portiere subisce fallo sul tentativo di Lunetta e l’azione sfuma.

Finisce 1-1! Un pareggio, il terzo consecutivo per i rossazzurri, che serve a poco per alimentare una classifica asfittica. Il Catania resta dentro la griglia playoff, ma non può più permettersi passi falsi.

I fischi del Massimino sottolineano l’ennesima cocente delusione dei tifosi che, senza appello, spronano al senso di responsabilità tutti: Squadra, allenatore e dirigenza, chiamati a trovare soluzioni immediate per non compromettere definitivamente un finale di stagione  difficile.  

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