Grandissima prova di forza dei rossazzurri, che allungano ad otto i risultati utili consecutivi. Gol di pregevole fattura da parte di Anastasio e Lunetta, con Frisenna che chiude i conti trovando il suo primo gol con la maglia della sua città.
Benedetto Simone Strano - Globus Magazine

Il derby di Sicilia tra Trapani e Catania è sempre un match dalle mille sfaccettature e che, specialmente negli ultimi scontri tra le due compagini, ha visto risultati maggiormente favorevoli nei confronti dei padroni di casa.
L’ultimo scontro tra i granata e i rossazzurri alla pesante uscita dalla Coppa Italia ai quarti di finale di questi ultimi per 0-5, per cui va anche detto che la formazione di Domenico Toscano era composta esclusivamente da elementi della Primavera di Mister Biagianti.
Quattro mesi dopo, gli entusiasmi di entrambe le squadre, però, sono diametralmente opposte: se, infatti, il Catania viene da un’importante striscia di sette risultati utili consecutivi (allungata grazie al pareggio in casa contro il Crotone), lo stesso non si può dire della banda del vulcanico presidente Antonini, arrivato oggi al Provinciale con alle spalle ben cinque sconfitte consecutiva (non ultima la sconfitta in casa della Cavese).
I terremoti e i dissapori tra il sopracitato e il suo mister, Vincenzo Torrente, erano ormai ai minimi storici, con l’allenatore ex Padova che nonostante le sollecitazioni ricevute dall’alto, non ha rinunciato al suo incarico, credendo fermamente in un cambio di passo decisivo.

I padroni di casa si presentano ai propri tifosi con un 4-2-3-1 privo di molti giocatori abituati alla titolarità: davanti a Ujkaj agiscono sulle fasce un adattato Mulé sulla sinistra (viste la squalifica di Liotti e l’infortunio di Benedetti), mentre sul lato opposto agisce Zappella, con centrali Celiento e Malomo (rispettivamente capitano e vice-capitano, vista la panchina di Sabatino); la mediana è composta da Carraro e Toscano, mentre sulla trequarti agiscono da sinistra a destra rispettivamente Piovanello (ex di turno), Kragl (appena arrivato da svincolato dopo l’esperienza in D con la Fidelis Andria) e Ciuferri, tutti e tre a sostegno del classe 2004 Anatriello.
Dall’altra parte il vice-allenatore del Catania Michele Napoli (chiamato a sostituire lo squalificato Toscano) schiera il consueto 3-4-2-1 con delle importanti variazioni tecnico-tattiche: inamovibile in porta Dini, con Celli adattato a braccetto di sinistra con affianco Del Fabro (titolare vista la squalifica di Di Gennaro) e il sempre più solido Ierardi; sulla linea di metà campo agisce un duo tutto muscoli composto da Di Tacchio e Quaini, con ai loro fianchi Anastasio e Raimo; sulla trequarti ritorna finalmente Stoppa in compagnia del solito Jiménez, entrambi alle spalle di Lunetta, a sorpresa nelle vesti di ‘falso nueve‘.
Presente per il Catania allo Stadio Provinciale di Trapani, oltre all’amministratore delegato Vincenzo Grella e il direttore sportivo Daniele Faggiano, il presidente Ross Pelligra.
La cronaca della partita

Primo tempo
La prima frazione di gara si dimostra essere molto vivace, ma soprattutto molto sentita dal punto di vista agonistico: entrambe le difese e i centrocampi si dimostrano molto arcigni e cinici nei contrasti, non volendo concedere nemmeno un centimetro. L’aggressività e la fisicità di Di Tacchio e Quaini nel Catania e la voglia di tornare protagonista di Kragl la fanno da padrona per una buona metà di tempo.
Sarà intorno al 27esimo minuto la prima vera occasione importante della partita, capitata a favore del Trapani sui piedi di Toscano, che da circa 16 metri fa partire un ottimo tiro al volo dopo la spazzata di Anastasio; molto attento e reattivo nell’occasione Dini.
Sarà da qui che si vedrà la reazione del Catania, che sfrutta una fascia sinistra molto calda, dove lo stesso Anastasio dà prova di voler essere protagonista dell’incontro: già dal 31esimo si fa vedere con un cross verso Lunetta, che colpisce di testa ma non riesce ad impensierire Ujkaj.
Il Trapani del primo tempo, però, sembra molto volenteroso nel voler riscattare la crisi nera in cui è impantanato: gli scambi continui tra Kragl e Ciuferri e le loro folate offensive creano più di qualche grattacapo nella difesa rossazzurra, specialmente nella zona di Celli, il quale, probabilmente, visto il suo adattamento a braccetto difensivo, soffre particolarmente le insidie granata.

Tutto, però, cambio al 40esimo, proprio nel miglior momento del Trapani: viene battuto un calcio d’angolo corto dalla destra da Jiménez verso Stoppa, che vede arrivare sui 30 metri un prontissimo Anastasio, che non ci pensa due volte e, da fermo, col suo educatissimo sinistro, lascia partire un tiro preciso e al contempo potente che non lascia scampo ad Ujkaj.
Bellissima la prodezza balistica del numero 33 degli etnei, adesso al suo terzo gol stagionale (eguagliando il suo score con la maglia dell’Albinoleffe nella stagione 16/17).
La perla dell’esterno sinistro cambia l’inerzia della partita in favore del Catania; rossazzurri sono aggressivi e cercano in tutti i modi di trovare il gol del raddoppio, anche a costo di commettere qualche in fallo di più (se non di troppo).
Si conclude, infatti, il primo tempo con ben cinque ammonizioni, una tra le fila del Trapani (Toscano) e ben quattro nel Catania, ossia tutto il suo trio difensivo, oltre a Quaini.
Secondo tempo

Prima dell’inizio della seconda metà di gioco, vengono operate alcune sostituzioni da ambo le parti: per il Trapani esce Zappella ed entra Daka, mentre per il Catania entrano Montalto e De Rose per, rispettivamente, Stoppa e Quaini.
Come già detto, il ‘momentum’ sembra ormai inarrestabile, e già due minuti dopo la ripresa dell’incontro, il Catania riesce subito a raddoppiare: in seguito ad una rimessa lunga, Montalto passa di testa all’indietro verso Di Tacchio, il quale lancia con un passaggio visionario sul filo del fuorigioco lo scattante Lunetta, che beffa tutta la difesa e, soprattutto, Ujkaj con un bellissimo pallonetto che si insacca alla sua sinistra.
Altro gol d’accademia per i rossazzurri, con il numero 23 al suo quinto gol stagionale, due nelle ultime tre, a dimostrazione di una sempre più evidente revitalizzazione dal punto di vista fisico e mentale.
Il Catania sembra aver portato definitivamente dalla sua parte l’incontro, anche se ogni tanto rischia di permettere al Trapani di riaprire la partita: al minuto 54, infatti, Dini rischia di combinare un pasticcio in seguito di un retropassaggio verso di lui, nel quale si fionda di prepotenza Kragl, il quale, però, vede il pallone sbattere forte in seguito al tentativo di rimessa del numero 57 etneo, con pallone che si spegne sul fondo.
Il Catania adesso prova a chiudere definitivamente la partita in maniera insistita, ma l’imprecisione è parecchia, se non addirittura grave: al 57esimo, infatti, è Montalto a rendersi protagonista in negativo, in quanto, in seguito ad un’ottima cavalcata sulla destra e il cross in mezzo da parte di Jiménez, non è riuscito a mandare in porta un gol praticamente già fatto.
L’errore del numero 32 si può definire solo come tragicomico, a testimonianza di un’annata davvero complicata per lui, il quale grazia la sua ex squadra.
Ma non finisce qui per lui: al 75esimo, infatti, De Rose prova a lanciarlo, con Montalto che sa di essere in fuorigioco e lascia scorrere per favorire l’inaspettato scatto di Ierardi; il numero 68 è poi bravo a servirlo, ma il classe ’88 non riesce ad agganciare da una posizione davvero molto invitante. Sul contrasto con Mulé arriva poi Frisenna, che prova addirittura una bellissima giocata di rabona, ma la palla si alza sopra la traversa.

Il numero 20, però, non molla e vuole trovare la sua prima rete con la maglia che porta da sempre nel cuore: all’87esimo stavolta è bravo Montalto a favorire con un bel lancio lo scatto di De Paoli (entrato all’80esimo), il quale si invola verso l’area di rigore, fa passare la palla da sotto i piedi di Ciotti e, con un pallone basso e in mezzo, favorisce l’inserimento dell’accorrente Frisenna, che si regala, finalmente, la sua prima gioia in rossazzurro.
Gioco, partita e incontro al Provinciale di Trapani, dove il Catania riesce a sbancare, portando i granata in un abisso dal cui sembra essere sempre più difficile riemergere.
Grande rabbia da parte del presidente Antonini, il quale, subito dopo il termine dell’incontro, non perde tempo nell’annunciare l’esonero di mister Torrente dalla panchina. Al suo posto è già stato annunciato il ritorno di Salvatore Aronica, chiamato a guidare il Trapani fino al termine della stagione.
Continua, invece, a gioire il Catania con un altro importante risultato messo in saccoccia, permettendo di proseguire l’importante cavalcata verso i play-off: con questa vittoria, infatti, gli etnei si portano al quinto posto in classifica con 47 punti, superando anche il Benevento, atteso dall’importante sfida contro l’Avellino, prossimo avversario degli etnei allo Stadio Angelo Massimino.
Inutile dire quanto sarà importante per il Catania continuare la sua ‘streak‘ di risultati utili consecutivi, avendo dalla propria uno stadio per certo gremito in vista di un incontro che sarà parecchio carico di emozioni; si prevede, per certo, il pubblico delle grandi occasioni

Tabellino
Trapani (4-2-3-1): 1 Ujkaj; 13 Mulé, 23 Malomo (VK, dal 79′ Sabatino), 5 Celiento (K), 17 Zappella (dal 45′ Daka); 25 Toscano (dal 60′ Ruggiero), 21 Carraro; 27 Piovanello (dal 67′ Ongaro), 69 Kragl (dal 67′ Ciotti), 30 Ciuferri; 9 Anatriello. A disposizione: 22 Barosi, 81 Salamone, 8 Hraiech, 10 Segberg, 11 Stensrud, 14 Verna, 16 Sciortino, 19 De Caro, 28 Silvestri. All. Torrente
Catania (3-4-2-1): 57 Dini; 3 Celli (dal 62′ Allegretto), 5 Del Fabro, 68 Ierardi; 33 Anastasio, 7 Di Tacchio, 16 Quaini (dal 45′ De Rose), 19 Raimo; 21 Stoppa (dal 45′ Montalto), 10 Jiménez (dal 70′ Frisenna); 23 Lunetta (dall’80’ De Paoli). A disposizione: 12 Butano, 13 Farroni, 8 Sturaro, 24 Gega, 37 Forti, 51 Rizzotti
Marcatori: 40′ Anastasio, 48′ Lunetta, 87′ Frisenna (Catania)
Arbitro: Luca De Angeli (sez. Milano)
Assistenti: Veronica Martinelli (sez. Seregno), Stefano Franco (sez. Padova
Quarto ufficiale: Fabrizio Ramondino (sez. Palermo)
Ammoniti: 25′ Toscano (Trapani); 29′ Quaini, 42′ Celli, 45′ Del Fabro, 45+2′ Ierardi
Espulsi: –
Recupero: 2′ (1T), 2′ (2T)
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