29 settembre 2025

C’è…rignola. Non c’è il Catania

 Rossazzurri spenti e senza idee in una gara che doveva rappresentare la svolta, la conferma di una crescita, si è invece trasformata in un passo indietro, in un’involuzione preoccupante.

di Salvatore Russo 

Il pareggio per 0-0 in casa dell’Audace Cerignola, il terzo consecutivo per il Catania, è un risultato che non può essere liquidato come un semplice “punto guadagnato”. È un pareggio che, al contrario, solleva diverse domande e fa suonare un campanello d’allarme su un’involuzione preoccupante dei rossazzurri.

Il Catania visto al “Monterisi” ha fornito una delle prestazioni tra le più opache dell’inizio stagione.

La prima e più evidente criticità è stata l’approccio alla gara. Fin dal fischio d’inizio, gli uomini di Toscano  sono apparsi abulici, privi di idee, di quella grinta e intensità necessarie per affrontare una squadra ben organizzata come il Cerignola, che sul piano del gioco ha dominato per larghi tratti, sfiorando il gol in più occasioni. Il Catania, invece, ha mostrato una preoccupante sterilità offensiva e una fragilità difensiva che solo un superlativo Dini ha saputo mascherare.

Questo non è un problema nuovo. Sebbene la prestazione nel derby contro il Trapani sia stata incoraggiante, le difficoltà si erano già palesate nelle trasferte di Cosenza e in casa con il Sorrento. Questa altalena di prestazioni è un segnale di una mancanza di continuità che una squadra con ambizioni di vertice non può permettersi.

Scelte tattiche e fragilità difensiva

Le scelte tattiche hanno sicuramente inciso. Il 3-4-2-1 schierato dall’inizio non ha funzionato, specialmente a centrocampo, dove i rossazzurri sono stati sistematicamente superati dagli avversari. Toscano, ancora in tribuna per squalifica,inserisce sulla trequarti dal primo minuto Stoppa, preferito a Cicerelli, che parte dalla panchina. Una scelta che punta su maggiore dinamismo e capacità di inserimento del numero 11 rossazzurro. I cambi di modulo e le sostituzioni in corso d’opera, pur avendo provato a dare una scossa, non sono bastati a cambiare le sorti di una partita dominata dal Cerignola.

Ancor più preoccupante è stata la fragilità difensiva. I pugliesi  hanno creato diverse occasioni da gol, trovando in Dini l’unico vero baluardo. Il portiere etneo si è reso protagonista di interventi decisivi, salvando il risultato in almeno due occasioni. Senza le sue parate, il Catania avrebbe subito una sconfitta netta, a testimonianza di quanto la fase difensiva, pur non avendo subito gol, sia stata messa a dura prova.

Infortuni e calendario: attenuanti, non alibi

È innegabile che la squadra stia affrontando una serie di difficoltà. Gli infortuni di giocatori chiave, l’ultimo della lista è Forte (uscito anzitempo dal campo a Cerignola)  e il lento recupero di Caturano, oltre ad un calendario fitto di impegni ravvicinati, possono aver inciso sulla condizione fisica e mentale dei giocatori. Tuttavia, questi fattori non possono essere considerati un alibi. Una squadra che punta in alto deve avere la profondità e la mentalità per superare anche le avversità. L’assenza di alcuni elementi importanti non può giustificare una prestazione così abulica e priva di mordente da parte di un intero gruppo.

La partita

La squadra di casa ha interpretato la gara con grande intensità fin dai primi minuti. Al 10’ Emmausso ha avuto una buona occasione, seguita da un clamoroso errore difensivo di Pieraccini che ha spalancato la porta a Cuppone: solo un riflesso prodigioso di Dini ha evitato il peggio.

Lunetta ha provato a scuotere i suoi con qualche iniziativa, ma il Catania non è mai riuscito a impensierire seriamente Greco, portiere dei pugliesi.

Il Cerignola ha continuato a spingere. Ad inizio ripresa il duello Cuppone- Dini si ripete,col portiere etneo che  nega ancora il gol alla punta giallo blu. Michele Napoli cerca di imprimere una scossa ai suoi mettendo dentro Cicerelli per Stoppa, La reazione si concretizza nei tentativi dello stesso trequartista ex Ternana e di Lunetta, al quale viene anche  annullato un gol per un fallo precedente di Corbari. Una fiammata che si esaurisce troppo presto e che non frena la lena dei padroni di casa che tornano a farsi minacciosi con una conclusione di Russo che timbra la parte superiore della traversa.  In difesa, gli etnei hanno continuato a ballare anche nel finale, Moresco ha la palla del ko, ma trova ancora uno strepitoso Dini come ultimo insuperabile baluardo.

Finisce 0-0! In conclusione, il pareggio di Cerignola è un risultato che lascia l’amaro in bocca. Più che un punto conquistato, sembra una grande occasione sprecata. La squadra deve ritrovare al più presto una chiara identità di gioco e la continuità di prestazioni che finora sono parzialmente  mancate. L’obiettivo è ripartire subito e superare quello che appare come vero e proprio blocco psicologico, prima che l’involuzione diventi un problema di difficile soluzione.



Webcronaca – Azioni Salienti

10′ Emmausso si libera al limite e calcia: palla alta di poco.

13′ Errore clamoroso di Pieraccini, Cuppone si invola solo davanti a Dini: miracolo del portiere etneo.

22′ Lunetta prova a scuotere i suoi con una serpentina, ma il tiro è debole.

35′ Tascone ci prova da fuori: Dini blocca in due tempi.

45′ Fine primo tempo: Cerignola più pericoloso, Catania sterile.

48′ Cuppone ancora pericoloso, Dini salva con un’uscita bassa da manuale.

55′ Dentro Cicerelli per dare vivacità alla trequarti.

60′ Lunetta segna, ma il gol viene annullato per fallo di Corbari in avvio d’azione.

72′ Russo sfiora il vantaggio con una conclusione che timbra la parte alta della traversa.

85′ Moresco ha la palla del KO, ma Dini si supera ancora.

90+4′ Triplice fischio: finisce 0–0.

 

Tabellino

Audace Cerignola: Greco; Russo, Ligi, Capomaggio, Coccia; Tascone, Langella, Sainz Maza; Emmausso, Cuppone, D’Andrea All.: Michele Napoli

Catania: Dini; Rapisarda, Curado, Kontek, Celli; Zammarini, Rocca, Ladinetti; Stoppa, Chiricò; Di Carmine All.: Domenico Toscano (squalificato, in panchina Napoli)

Sostituzioni Catania:

55′ Cicerelli per Stoppa

68′ Corbari per Ladinetti

75′ Bocic per Di Carmine

82′ Mazzotta per Celli

Ammoniti: Curado (C), Langella (AC), Rapisarda (C), Emmausso (AC) Espulsi: nessuno Marcatori:Note: campo in buone condizioni, clima mite


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