05 ottobre 2025

Catania ritrova la vittoria: 2-0 al Siracusa nel derby siciliano

 Lunetta e Ierardi  decidono il match. I rossazzurri  interrompono il digiuno e si rilanciano in classifica. Squadra compatta e cinica, ma serve ritrovare maggiore fluidità. Nel finale Caturano, al debutto, sfiora pe due volte il gol. L’obiettivo primario per la squadra di Toscano ora è la continuità.

 

Il Catania torna a sorridere! Dopo un periodo di appannamento,contraddistinto da una sconfitta e tre pareggi consecutivi che avevano congelato l’entusiasmo, i rossazzurri ritrovano i tre punti vincendo il derby contro il Siracusa per 2-0 allo stadio “Angelo Massimino”.

Il successo è stato costruito sulla cinica efficacia offensiva e sulla solidità difensiva, i due poli opposti che hanno caratterizzato l’andamento della gara.

Il derby si sblocca subito al 6′ minuto grazie a Gabriel Lunetta, che sfrutta al meglio la chance e firma il suo quinto centro stagionale, confermandosi il finalizzatore più letale. La rete che mette in sicurezza il risultato arriva nella ripresa, al 64′, con il difensore Mario Ierardi, che incrementa il suo bottino personale raggiungendo quota tre gol in campionato, un dato notevole per un centrale difensivo con il vizio del gol.

Nel finale, c’è stato spazio anche per il debutto di Caturano in maglia rossazzurra. L’attaccante ha subito avuto due opportunità per il 3-0, non riuscendo però a concretizzarle, dimostrando comunque di essere subito nel vivo del gioco.

Sebbene il risultato sia fondamentale per morale e classifica, la prestazione non ha ancora convinto del tutto:  Buono l’approccio alla gara e la compattezza in fase di interdizione. Da rivedere qualche automatismo in fase di impostazione, a tratti apparsa farraginosa.

La squadra di mister Toscano si è dimostrata concreta, nelle ripartenze,  ma è apparsa ancora alla ricerca della fluidità nel gioco e di quel dominio che ci si aspetterebbe da una delle formazioni più ambiziose del girone C.

Il Siracusa visto al Massimino è sembrata una squadra dinamica, soprattutto a centrocampo, un reparto che ha provato con discreto risultato ad imbrigliare la manovra dei rossazzurri. Tuttavia, la squadra allenata da Turati è apparsa troppo fragile in difesa e poco incisiva in attacco, non producendo di fatto nessun vero pericolo alla porta etnea.

Le scelte. Mister Mimmo Toscano ha affrontato il derby contro gli aretusei confermando il modulo di riferimento della squadra, il 3-4-2-1, ma introducendo alcune variazioni negli interpreti.

A difesa dei pali  c’è Dini. Il reparto arretrato ha visto il ritorno di  Celli, schierato come braccetto difensivo di sinistra al fianco di Di Gennaro e Ierardi nella linea a tre.

L’altra variazione chiave è arrivata in mezzo al campo. Toscano ha scelto di schierare Quaini come titolare in mediana, affiancato all’inamovibile Di Tacchio. Sulle fasce gli esterni sono Casasola Donnarumma. Il tridente offensivo è stato disegnato per sfruttare la velocità e la tecnica, con una sorta di “falso nueve” e due trequartisti di supporto: Alle spalle di Lunetta, il compito di rifinire e creare è affidato a Jimenez e Cicerelli.

Il Siracusa di mister Marco Turati si è presentato al “Massimino” con un assetto tattico votato al possesso palla e alla densità in zona centrale, ma privo di una vera punta di ruolo. Il modulo scelto è stato il 4-2-3-1, con alcune variazioni rispetto alle ultime uscite. In porta va l’ex Farroni.

Il quartetto difensivo è composto da Puzone (terzino destro), Sapola e Pacciardi (centrali), Iob (terzino sinistro). Davanti alla difesa, nel ruolo di centrali di centrocampo, agiscono l’esperto

Candiano e Gudelevicius. La trequarti è affidata a  Parigini, Limonelli  e  Valente, a sostegno  di Contini, riferimento offensivo.

La partita

Il Catania parte subito forte, trovando il vantaggio che indirizza la partita.

Al  5′  Di Tacchio conquista palla a centrocampo ed innesca la verticale per Lunetta, l’attaccante si dimostra il più lesto e il più lucido, battendo Farroni  e firmando il suo quinto centro stagionale.     Il gol è frutto di un guizzo, a dimostrazione del grande senso di posizione del giocatore nel vedere la porta.

Nonostante il gol immediato, la manovra del Catania non decolla. Alla distanza il Siracusa avanza il proprio baricentro d’azione riuscendo anche a costruire uno schema offensivo sull’asse Parigini – Candiano, che non crea nessun serio problema alla retroguardia etnea.

Tornano a spingere gli etnei al 18’ con Donnarumma sul corridoio di sinistra, il suo traversone al centro trova la testa di Lunetta che termina di poco alto sulla traversa.

Un minuto dopo gli aretusei chiedono l’intervento della FVS per un presunto intervento da rosso ai danni di Quaini per un contatto sospetto su Limonelli. La verifica non ravvisa nulla di irregolare e la partita riprende.

A centrocampo, il numero 16 etneo però non offre la precisione e il filtro sperati, e accusa anche un certo nervosismo che gli costa il cartellino giallo.

Sulla trequarti, Jimenez appare spesso isolato e costretto ad abbassarsi sulla linea mediana per toccare palla, slegandosi così dalla manovra offensiva.

Il giovane trequartista trova un guizzo al 28’, buona l’intuizione  di aprire a destra per Casasola che affonda e poi mette in mezzo un pallone che Cicerelli, sotto misura, non riesca ad agganciare.

 Si entra in una fase abulica del match che produce altri cartellini gialli: sul taccuino del Signor Guazolino di Torino finiscono l’azzurro Candiano e successivamente Lunetta per fallo di reazione.

Fiammata del Catania al 34’ con un tiro-cross di Jimenez scagliato dal vertice destro basso dell’area avversaria che si perde sul fondo.

Il Siracusa, pur non creando veri pericoli alla difesa etnea (la meno perforata del torneo), riesce ad opporre una resistenza dinamica a centrocampo, intasando gli spazi alla manovra degli etnei.

Gli aretusei provano ad impensierire la retroguardia avversaria con una conclusione da fuori di Limonelli che Di Tacchio riesce a smorzare, agevolando l’intervento in sicurezza di Dini.

Nel finale di tempo il Catania costruisce un’altra chances con Quaini che questa volta è bravo a lanciare in profondità Lunetta, che a tu per tu con Farroni si fa chiudere lo spazio di battuta. Sulla respinta il più lesto è Casasola, ma il suo tiro da buona posizione si perde alto sulla traversa.

Si va al riposo sull’1-0, con il Catania in vantaggio grazie al cinismo, ma con qualcosa da migliorare sul piano del gioco.

Secondo Tempo

La ripresa si apre con Toscano che cerca di correggere gli squilibri tattici individuati.

Nella zona centrale del campo Quiani, ammonito, lascia spazio a Corbari.

Spingono subito i rossazzurri con Cicerelli che trova campo sulla sinistra e dall’interno dell’area calcia, chiamando all’intervento Farroni che devia in angolo.

Il Catania accelera, cerca le geometrie per perforare la retroguardia ospite.

Dopo un ora di gioca arriva il primo cambio per gli aretusei. Turati sostituisce Parigini con Molina.

Il canovaccio della partita non cambia: Siracusa più propositivo, Catania più concreto.

I rossazzurri  colpiscono al 63’, Cicerelli scappa via sulla fascia e serve Ierardi al limite dell’area: il difensore controlla e scarica un destro secco che vale il 2-0 e chiude i conti.

È il  terzo gol stagionale per il centrale difensivo etneo, un bottino notevole che conferma il suo vizio del gol.

Il gol chiude virtualmente la partita. Mister Turati cerca di rimediare con alcuni cambi: l’ingresso di Frisenna per Gudelevicius, ma il Siracusa non riesce più a concretizzare nulla in zona offensiva.

Agli aretusei manca in maniera evidente una punta di ruolo.

Toscano inserisce forze fresche operando un doppio cambio in uno scacchiere tattico che cambia modulo: escono Jimenez e Lunetta (il migliore dei suoi) per Raimo e Caturano.

L’ingresso della punta ex Potenza, al suo debutto in maglia rossazzurra, scatena l’entusiasmo del “Massimino”.

Episodio dubbio in area aretusea dopo un contrasto tra l’ex Frisenna e Corbari. La panchina del Catania richiede la verifica alla FVS per un possibile calcio di rigore che, dopo il check,  non viene concesso.

Cambio forzato nel Siracusa al 77’ quando Molina, entrato da poco, lascia il campo a Capanni.

Il Catania riparte in contropiede con una precisa interdizione di Raimo, che poi si propone come assist-man  imbeccando, con un preciso lancio Caturano. Il centravanti controlla in area e calcia a botta sicura, ma la sua conclusione viene intercettata in extremis da Puzone che devia in angolo.

Su ribaltamento di fronte in area rossazzurra Raimo e Frisenna entrano in contatto. Turati chiama l’intervento della FVS. Anche in questo caso la verifica non evidenzia nessun intervento da sanzionare col penalty.

Ultime due sostituzioni per Toscano: dentro Allegretto e D’Ausilio per Cicerelli e Donnarumma.

In pieno recupero l’azzurro Contini calcia da buona posizione, la sua conclusione sorvola la traversa.

Finale pimpante per il Catania con D’Ausilio in evidenza con un tentativo dalla distanza che non inquadra la porta.

Ad una manciata di secondi dal triplice fischio il Catania sfiora la terza rete: Raimo conferma la dote di uomo assist e inventa un altro bel servizio destinato a Caturano che calcia a botta sicura ma si fa ipnotizzare dall’uscita precisa di Farroni che gli nega la gioia del gol.

Il Catania vince 2-0 e torna al successo dopo oltre un mese. La vittoria è un’iniezione di fiducia necessaria, specialmente in vista degli impegni futuri. La squadra è solida dietro, ma manca di fluidità nel gioco. Ora l’obiettivo di Toscano è la continuità già dalla prossima trasferta a Giugliano, in preparazione al doppio cruciale scontro casalingo contro Salernitana e Benevento, che potrà lanciare il Catania nelle posizioni che contano.


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